Un pareggio, quello ottenuto per 0-0 dal Napoli al San Paolo con il Genoa, che non riesce a dare risposte, e soprattutto calma, ad una ambiente decisamente negativo. I tanti tentativi di abbattere il muro rossoblu sono stati vani, in alcuni casi è parso di vedere una squadra – quella azzurra – scarica e poco convinta.
Di fatti a novembre il Napoli ha abbandonato la lotta scudetto, ed ora non resta che provare a ricompattare un gruppo nella speranza di salvare una stagione che, almeno in campionato, si annuncia già deludente.
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I dati confermano la fragilità del Napoli: squadra che crea poco e non riesce a sbloccare il risultato. E il confronto con la scorsa stagione è a dir poco impietoso.
E il caso ha voluto che anche nella dodicesima giornata del campionato 2018/19 il Napoli sfidasse il Genoa (stavolta a Genova, ndr) battendolo con il risultato di 1-2, posizionandosi poi in classifica al secondo posto con 25 punti: frutto di 9 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte. La squadra di Ancelotti quest’anno ha accumulato solo 19 punti con 5 partite vinte, 3 perse e 4 pareggiate.
A Genova, lo scorso anno, il Napoli aveva effettuato 23 tiri totali, di cui 4 nello specchio della porta. Il possesso palla era stato del 68%, 625 i passaggi effettuati e 7 corner. Il tutto sotto una pioggia torrenziale con il primo gol azzurro realizzato da Fabian Ruiz e il raddoppio a tempo quasi scaduto arrivato grazie all’autogol di Biraschi.
Contro il Genoa al San Paolo, invece, gli azzurri hanno effettuato 19 tiri totali di cui 7 in porta, un possesso palla del 42%, 411 passaggi, 5 corner, ma soprattutto 0 gol. Insomma una squadra con una rosa più forte e completa, con condizioni climatiche e di tenuta del campo migliore, ma che ha ottenuto risultati decisamente inferiori alla passata stagione.
E non solo le occasioni sono diminuite, ma anche soprattutto l’efficacia sotto porta è diventata un problema. Il Napoli in questa stagione ha una media gol del 1,91 a partita (21 totali) rispetto a quella dell’anno scorso di 2,18 (26 reti alla dodicesima giornata, ndr).
E se alla scarsa brillantezza sotto porta, ad un gioco lento e prevedibile, all’entusiasmo che latita e alla poca intensità vista in campo, si aggiunge la sfortuna, allora il quadro è davvero completo. Già lo scorso anno, infatti, il Napoli era stata la squadra con più pali colpiti. Primato che – almeno quello – gli azzurri hanno conservato. Ben 9 i legni colpiti in 12 gare di campionato. Chiaro segnale che in questo periodo ai partenopei gira davvero tutto storto.
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Rosa Monopoli
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Articolo modificato 10 Nov 2019 - 11:36