Sulle pagine de “Il Mattino” di quest’oggi, il quotidiano napoletano si scaglia contro La Gazzetta dello Sport. Il motivo del conflitto? I furti avvenuti la scorsa settimana ai danni di Allan e Zielinski e delle loro compagne. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Questo negativo e non veritiero racconto provoca enormi danni di immagine, altro che quelli ipotizzati ieri dalla Gazzetta dello Sport in un editoriale dal titolo «Che danno: i top d’Europa ci penseranno prima di venire». Perché vi sono 20mila tifosi che fischiano – ecco l’unica cosa vera – una squadra che gioca male e pareggia in casa con il Genoa quart’ultimo in classifica? Certo, è stato un errore far allenare gli azzurri a porte aperte al San Paolo due giorni dopo il caso della fuga da Castel Volturno, una vicenda su cui deve esservi il giudizio di un collegio arbitrale o di un tribunale sportivo e non una gogna popolare“.
“Sempre sulla Gazzetta dello Sport, a proposito di top player, si leggeva questa offensiva chiosa sulla possibilità di approdo di Ibrahimovic al Napoli: «Città bellissima da visitare, difficile da vivere nella quotidianità. Ibra però è cresciuto a Rosengard, il ghetto di Malmoe che ha poco da invidiare a certi quartieri napoletani malfamati». Ma stiamo veramente tornando ai tempi in cui si diceva che il Napoli non poteva acquistare il bomber Savoldi perché la città era ricoperta di spazzatura (1975) o che dietro alla clamorosa operazione Maradona c’era la camorra (1984)? All’indegno teatrino non si sono sottratti gli odiatori di professione cavalcando l’onda della storia degli ultrà minacciosi che – fino a prova contraria – non esiste”.
“Nel frattempo si ristabilisca la realtà dei fatti, senza forzature che fanno male a una città carica di problemi, dei quali quotidianamente Il Mattino dà conto ai propri lettori, e a un club che non ha vinto lo scudetto e non ha acquistato Ronaldo, ma che ha condotto fin dalle prime battute una battaglia contro l’illegalità, con fatti concreti come le denunce alla magistratura di ricatti di gruppi ultrà”.
“Questo sforzo è stato apprezzato anche dal procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho, che in un’intervista al nostro quotidiano aveva elogiato la società di De Laurentiis per le clausole inserite nei contratti che prevedono sanzioni ai giocatori in caso di rapporti con pregiudicati”.
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Articolo modificato 14 Nov 2019 - 10:14