L’ex arbitro Gianluca Paparesta è intervenuto in esclusiva a gonfialarete.com parlando del momento delicato che sta vivendo il Napoli.
Napoli-Atalanta
“Mi viene in mente la valutazione di Giacomelli sul contatto Llorente-Kjaer nell’area dell’Atalanta. A distanza di tre settimane non ho ancora capito che cosa abbia indotto il direttore di gara a prendere quella decisione. Nel caso fosse stato convinto di aver visto un fallo di Llorente, allora avrebbe dovuto fischiare la punizione in favore dell’Atalanta. Forse avrà voluto concedere ai bergamaschi di poter usufruire della regola del vantaggio. Fatto sta che, nel caso Giacomelli, fosse venuto in sala stampa a parlare, avrebbe spiegato la sua decisione e noi adesso sapremmo che cosa ha fischiato. Gli errori degli arbitri, però, non devono rappresentare un alibi per società, calciatori e allenatori. Nel caso del Napoli, è stato alzato un polverone su Giacomelli e si sono perse di vista altre problematiche, che poi sono venute fuori nelle ultime settimane”.
Ammutinamento
“Penso che in situazioni del genere bisogna mantenere la calma e trovare spunto per ricompattarsi. In casi come questo c’è la possibilità trarre la forza per risalire la china. Continuare lo scontro non avrebbe senso. L’interruzione del ritiro è stata una sconfitta per la società, per il tecnico Carlo Ancelotti e per i giocatori. Sarebbe opportuno iniziare a metterci una pezza”.
Cronaca
“Non è giusto perché non credo a un coinvolgimento da parte della tifoseria. Chi ha a cuore le sorti della propria squadra, non crea danni. Napoli è una città meravigliosa e il pubblico partenopeo è tra i più calorosi al mondo. Darà agli azzurri la spinta per risalire la china”.