Oggi l’allenatore del Bologna, il serbo Sinisa Mihajilovic, è riuscito a organizzare una conferenza stampa dopo essere stato dimesso dal Policlinico Sant’Orsola. Una settimana esatta fa è stato eseguito con successo il trapianto di midollo osseo, arrivato un mese fa da un donatore anonimo.
“Volevo ringraziare tutti: i medici per avermi supportato, perché nessuno meglio di loro sa quanto sia difficile affrontare la malattia. Ho trovato degli angeli custodi che mi hanno aiutato anche psicologicamente. Ringrazio i tifosi, di tutte le squadre dove ho giocato e allenato, e non. Ringrazio i tifosi del Bologna, che mi hanno fatto sentire come un fratello, come un figlio. Ma il ringraziamento più speciale, il più sentito, va a mia moglie e ai miei figli, che mi son stati vicini più di chiunque altro. Ho avuto paura, e ce l’ho ancora. Ora devo riprendere tutto gradualmente. So che più tempo passa più riprenderò le forze. Pendo diciannove pastiglie al giorno, ma le prendo. Voglio dire a tutte le persone gravemente malate che non si deve aver paura, non bisogna piangere né sentirsi deboli. Non deve mai sparire la voglia di vivere! Troverò anche il modo di ringraziare il donatore anonimo del midollo osseo: in qualche modo saprò fargli arrivare una lettera“.
“La partita contro il Parma? Mi ha fatto arrabbiare che la reazione in campo non c’è stata, al di là del pareggio nel finale. Non c’è stato nulla della mia squadra in quei novanta minuti ma, in questi ultimi due giorni con loro, la mia squadra l’ho rivista“.
“Ibrahimovic? Ci siamo parlati una quarantina di giorni fa. Vediamo quello che succede. Lui sicuramente è interessato ma, se viene, verrebbe per me e per l’amicizia che ci lega. Ma esistono anche piste diverse. Prima del 10 dicembre non credo accadrà nulla. Per ora è tutto in stand-by“.
Articolo modificato 29 Nov 2019 - 13:52