Amrabat, il fratello: “So dell’interesse del Napoli, sarebbe perfetto per quell’ambiente. La gente lo amerebbe”

A Radio Marte nel corso di “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Nordin Amrabat, centrocampista e fratello di Sofyan Amrabat. Ecco quanto evidenziato:

“Il più famoso tra me e mio fratello? Sono io quello famoso! Scherzi a parte, Sofyan sta facendo molto bene. È da qualche mese che gioca ad alto livello, ma deve continuare a lavorare, non deve accontentarsi. Guardo ogni sua partita, mi prendo cura di lui, da buon fratello. Sta migliorando molto, ma se devo essere critico, dico che deve segnare più gol, anche se poi quando mi guardo intorno vedo che anche gente come Busquets e Casemiro nel suo ruolo non segnano poi tanto. Sofyan ha 23 anni, può e deve ancora crescere.

FRATELLO AMRABAT NAPOLI

Napoli interessato a Sofyan? Ne ho parlato con l’agente di mio fratello che mi ha confermato l’interesse di alcune squadre e posso dirvi che tra queste c’è il Napoli. Piace anche a qualche altra squadra italiana e ad un paio di inglesi. Non sono io a dover parlare del suo futuro, Sofyan ha un agente e in questo momento è concentrato sul Verona.

Giocai a Napoli con il Galatasaray nell’amichevole del 2013. Fu una giornata molto bella e divertente, ricordo l’accoglienza come fosse ieri, i tifosi vennero in albergo per vedere Sneijder e Drogba. Quando ero al Watford facevo vedere i video di mio fratello a Behrami che vedendolo giocare, mi diceva che era perfetto per la serie A. Poi, sulla base dei racconti di Britos, Zuniga, Behrami ed El Kaddouri, dicevo a Sofyan che Napoli sarebbe stato il club perfetto per il suo futuro e scherzo del destino, oggi in chiave mercato si parla dell’interesse del club azzurro. Da quello che mi raccontavano i miei ex compagni, il suo stile di gioco credo sia perfetto per il Napoli. La gente lo amerebbe per come sta in campo.

Sono stato allenato da 3 allenatori italiani: Mazzarri, Prandelli e Mancini, tutti bravi, ma Mazzari è il migliore. Nessuno è come lui, è straordinario perché ci spiegava ogni cosa. Cosa fare, come muoverci nel suo 3-5-2. E’ un tecnico maniacale e mi ha colpito molto il suo essere attento ad ogni particolare: consiglio Mazzarri a tutti i club. Cambiandomi ruolo mi ha insegnato cose sul piano difensivo che non conoscevo, mi ha permesso di migliorare e per questo lo ringrazierò sempre. Magari ci vediamo l’anno prossimo a Napoli!“.

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