E’ stato presentato ieri a Lusciano, presso la pizzeria gourmet Benvenuti al Sud, il libro «La storia del grande Napoli in 501 domande e risposte», l’ultimo lavoro di Dario Sarnataro e di Giampaolo Materazzo per la Newton Compton Editori (343 pag. 12 euro): un archivio di ricordi ed emozioni, una collezione di aneddoti, un fitto dialogo, declinato in domande e risposte, che racconta la storia del Napoli dal 1926 ad oggi. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con il Birrificio Partenopeo.
La serata, moderata dal giornalista di Radio Marte Gianluca Gifuni, ha visto la partecipazione di tanti volti noti, a partire dallo storico capitano Peppe Bruscolotti. “Essere nella storia del Napoli è per me sempre un onore – ha detto – e quindi sono felice di essere parte di questo libro. Ho avuto l’onore di vincere lo scudetto e di giocare con Maradona. I miei allenatori preferiti? Vinicio, Pesaola e Marchesi, ma c’è anche Bianchi in questa classifica. La fascia di capitano? E’ pesante, perché devi essere un riferimento per i tuoi compagni ma anche per la società. Un filtro che forse è mancato in queste settimane difficili. Cosa avrei fatto io in quella serata del 5 novembre? Avrei detto ai miei compagni che si doveva andare in ritiro e poi che ne avremmo parlato con la società. Gattuso? Mossa addirittura tardiva, perché l’ambiente si era appiattito. E’ una persona che può fare bene, lo spogliatoio ha bisogno di una figura come lui che scuote i ragazzi e non le manda a dire. Sono fiducioso che tutto si può risollevare con lui. E’ uno diretto, leale”. Con lui anche l’ex azzurro Pasquale Casale: “Felice di esserci in questo libro, perché scripta manent… Gattuso? Bisogna vedere per quale motivo è venuto, se era un problema di rapporti con l’allenatore sarà l’uomo che porterà nuovo entusiasmo, sarà il pacificatore. Da allenatore spesso sono subentrato a stagione in corso, è sempre un vantaggio perché peggio di come era prima non puoi fare”. La storica firma del giornalismo napoletano, Rino Cesarano, ha raccontato aneddoti storici e ha detto la sua sul momento attuale: “Conosco bene Gattuso, avendolo frequentato quando era calciatore alla Salernitana. Ha tante doti, è uno studioso ed è soprattutto dotato di grande umiltà”.A impreziosire la serata c’era anche Lino D’Angiò, impegnato a teatro da gennaio con “Tutta colpa di Tele…Garibaldi” con Alan De Luca. Tra un’imitazione e l’altra ha fatto sfoggio di ricordi azzurri. “Ancelotti dirà a Ringhio di vendicarlo nello spogliatoio… scherzi a parte spero che Gattuso possa dare quella rabbia e quella scossa che servono per ridare fiato alle speranze dei tifosi”.
In occasione dello speciale evento, i pizza chef di Benvenuti al Sud Danilo e Mirko Fusco hanno voluto salutare l’arrivo di Rino Gattuso sulla panchina del Napoli dedicandogli la pizza amuleto “Ringhio Star”, cotta in un rutiello di rame, con base di ‘nduja e prodotti tipici calabresi, ma con l’immancabile Mozzarella di Bufala Campana Dop all’uscita. I fratelli Fusco hanno inteso omaggiare così il nuovo tecnico azzurro, mediante un intreccio di sapori mediterranei, con l’auspicio che il gusto piccante possa rinvigorire la squadra partenopea.
“Avendo l’onore – affermano Danilo e Mirco Fusco – di presentare ufficialmente nel nostro locale il bellissimo libro sulla storia del Napoli di Sarnataro e Materazzo, abbiamo pensato di dare il benvenuto al nuovo allenatore Rino Gattuso, dedicandogli una pizza speciale, intrecciando i sapori della sua terra, la Calabria, con quelli della nostra Campania Felix. Esseno lui un uomo del Sud, più che un benvenuto, si tratta di un bentornato e noi abbiamo pensato di accoglierlo così. Ovviamente, quando il Mister vorrà, saremo ben lieti di ospitarlo ai nostri tavoli e di fargli assaggiare la pizza “Ringhio Star”, ma anche le altre nostre prelibatezze”.
Articolo modificato 13 Dic 2019 - 11:00