NEWS NAPOLI CALCIO – COME GIOCA IL BARCELLONA? L’urna di Nyon non ha sorriso agli azzurri, il sorteggio ha infatti messo il Barcellona di fronte al Napoli. Il Barcellona ha già eliminato un’italiana nel corso di questa Champions League, l’Inter. Per affrontare quella che dovrà essere un’impresa, è importante tenere a mente come gioca il Barcellona.
Il Barcellona è guidato dal tecnico Ernesto Valverde, già in passato calciatore dei catalani. Il tecnico predilige il possesso palla, in pieno stile Barcellona, con lo scopo di disgregare la difesa della squadra avversaria. Con Valverde in panchina il Barcellona gioca con il 4-3-3, la formazione tipo dei blaugrana è: Ter Stegen; Semedo, Piquè, Lenglet, Jordi Alba; De Jong, Busquets, Rakitic; Messi, Suarez, Griezmann. I blaugrona prediligono uno sviluppo della manovra dal basso, principalmente con Busquets o De Jong, che costruisce l’azione partendo dallo spazio lasciato libero dai due centrali di difesa.
In caso di pressing particolarmente alto da parte degli avversari, il Barcellona non ha paura di far impostare l’azione addirittura a Ter Stegen. Il portiere tedesco è infatti uno dei migliori con i piedi e lo testimonia l’assist a Griezmann nella vittoria contro il Mallorca. Le soluzioni offensive sono pressochè infinite, infatti il Barcellona è sia la squadra che utilizza il maggior numero di passaggi filtranti a partita, sia la squadra che effettua più dribbling a partita. Ciò è dovuto all’altissimo tasso tecnico della rosa, che può vantare un attacco tra i più pericolosi al mondo. Il Barcellona grazie alle tre stelle offensive ha infatti già superato la quota dei 50 gol stagionali.
In fase difensiva il Barcellona inizia un pressing alto, che aumenta di intensità con l’avanzare della squadra avversaria. La line difensiva in questa fase diventa una finta linea a tre, con il terzino sul lato forte che va a ostruire una linea di passaggio sull’esterno mentre gli altri componenti della difesa restano più compatti per scongiurare lanci lunghi. Nel caso in cui gli avversari dovessero eludere questa prima fase di pressing, gli uomini di Valverde passano al temporeggiamento. La squadra si compatta al limite della propria area di rigore cercando di ostruire tutte le possibili linee di passaggio. L’obiettivo principale in caso di perdita del possesso è quello di recuperare subito il pallone, in caso di mancato recupero del pallone però, come in precedenza, si preferisce ripiegare e temporeggiare.
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Articolo modificato 16 Dic 2019 - 13:38