Alessandro Cosentino, uno dei leader storici del tifo organizzato del San Paolo, ha parlato a Tv Luna in diretta:
“Non veniamo più visti come tifosi del Napoli ma come una tifoseria avversaria. Non sto qui a spiegarti cos’è l’aspetto tecnico. La cosa grave, che stiamo soffrendo è che il calcio Napoli abbia alzato un muro verso le curve. Roma, Torino, Milano abbiamo visto cosa hanno combinato, le nostre curve non mangiano di questo pane, non abbiamo chiesto niente. Nel momento in cui il nostro presidente è arrivato a Napoli, una delegazione è andata a spiegare che Napoli era cambiata e che volevamo solo chiarezza. Non abbiamo mai dato fastidio, mai chiesto biglietti, agevolazioni e pass.
Oggi ci vediamo mettere su un muretto, non possiamo spiegare cosa vogliamo, rispettando il regolamento e senza andare oltre passaggi importanti. Vogliamo avere la possibilità di manifestare a De Laurentiis cosa noi chiediamo, arrivare se possibile a un accordo per poter esprimere il nostro calore. Credo che il vero calore di questa società è stato sempre il pubblico napoletano. Sono entrati per un altro lato dal San Paolo ieri, sabato siamo andati a Castel Volturno, si parlava di questo non amore per la squadra, siamo andati lì a parlare e ci hanno fatto trovare la Digos, ci dicevano che il Napoli non ci voleva. A differenza di Roma, dove Totti e De Rossi avevano nel cuore la città, noi abbiamo un signore che rappresenta la squadra con la fascia e che se ne sbatte le scatole anche professandosi napoletano. Sembra che il problema non lo riguardi”.
Articolo modificato 8 Gen 2020 - 00:55