Buongiorno amici di SpazioNapoli.it e benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Gennaro Gattuso. L’allenatore del Napoli parlerà a partire dalle ore 12 alla stampa, per presentare il big match contro la Lazio all’Olimpico.
Nel ciclo tremendo che comprende anche Fiorentina e Juventus, fare punti diventa importantissimo per sopravvivere ad un campionato che per ora sta riservando più amarezze che altro. Segui con noi le parole di Gattuso:
“Con l’Inter ci sono stati progressi, cosa è cambiato?
Continuare, sicuramente commettere meno errori che abbiamo commesso, dare continuità al gioco e migliorare nel palleggio. Con il Parma e con l’Inter sembravano due squadre diverse, comincia a fare un tipo gioco che piace a me. C’è la consapevolezza di affrontare una squadra che fa un buon calcio, la Lazio nei primi mesi faceva fatica e si è ripresa. Dobbiamo continuare a credere in quello che facciamo. Serve una mentalità giusta.
Continuità, nel senso di scelte e di assetto, possibilità per Ospina?
Meret ha commesso un errore, ma non è un problema. Domani scelgo chi giocare in porta e in difesa, ma siamo una squadra non c’è esclusione. Non bisogna fissarsi su chi giocare titolare.
Demme?
Adesso parliamo dei giocatori, quando sarà ufficiale Demme allora parleremo di lui.
In casi del genere cosa chiedere alla squadra?
Giocare con serenità e tranquillità. Adesso non siamo tranquilli e dobbiamo andare alla ricerca di questo. Io penso che in questo momento i giocatori stanno facendo quello che sto chiedendo. Dobbiamo sbagliare il meno possibile. Sento parlare di multe. C’è grande entusiasmo in questa squadra, c’è gente che sta 5-6 ore al centro sportivo per allenarsi e curarsi, ma non vedo queste problematiche. Tante volte escono fuori cose che non sono corrette e vere. La Lazio ha grande fisicità, tecnica e velocità. Dobbiamo stare attenti a non dare loro la profondità. Sarà la stessa partita che abbiamo giocato con l’Inter. Dobbiamo essere bravi a giocare sui loro pregi, perchè anche loro hanno difetti.
Senti tua la squadra?
Comincio a vedere le cose che mi piacciono, le cose che stanno incominciando a venire in modo migliorare. Dobbiamo continuare con entusiasmo e con voglia senza pensare.
Koulibaly?
Ha lavorato tre giorni molto bene, abbiamo fatto una risonanza: c’è ancora edema e non me la sento di mettere giocatori in campo con il rischio che dopo stanno fuori 2-3 mesi. Mi piace tutelare i miei giocatori.
Avete subito ripartenze, avete lavorato per evitarle con la Lazio?
L’ho visto più con il Parma che con l’Inter. Penso che la Lazio ha caratteristiche ben precise, sono bravi a palleggiare ma non dobbiamo dare profondità. La Lazio sviluppa palleggiando e con Correa che porta palla e con Immobile straordinario nell’attacco alla profondità.
Ci credi nella ripresa della squadra?
Mica sto qua a raccontare barzellette. Se vedevo una squadra morta dicevo che non c’erano possibilità. Io vedo grande voglia, è normale che ora bisogna ottenere vittorie. Questa è una squadra che ha valori, ci sono giocatori importanti e bisogna creare una condizione migliore per loro.
Ti tornerebbe utile in termine di esperienza e professionalità Demme?
Non voglio parlare di lui, penso che parlerà il suo capitano, quello del Lipsia. Adesso parliamo dei nostri giocatori.
Mertens?
Arriva martedì sera. Ha seguito cure e martedì arriverà a Napoli.
Contro la Lazio cosa serve?
Testa e gambe insieme. Penso che in questo momento bisogna far funzionare entrambi nello stesso modo più la qualità, che è importante.
Fabian Ruiz?
È un giocatore importante, molto forte. A me piace lavorare con le coppie. Adesso si gioca a 3 a centrocampo. Se io parlo di coppia in questo momento mancano due. Fabian preferisce giocare più da mezz’ala che da vertice basso. Con l’Inter a tratti ha fatto buone cose, ma col tempo farà in modo eccellente. Siamo alla ricerca di giocatori con doppi ruoli al centrocampo. Allenarsi con i ragazzi della primavera abbassa la qualità. Con giocatori di livello più alto comincia ad esserci competitività.
Lozano?
È un giocatore molto forte, adesso si deve riempire. Non riesce a dare continuità alla sua corsa, la sua velocità. Quando riuscirà ad avere una gamba migliore ci potrà dare una mano.
Di Lorenzo centrale?
Domani valutiamo, proviamo a fare qualcosa. Al di là della scivolata, io ho visto un grande giocatore come Lukaku, difficile da marcare ma sono molto soddisfatto di come ha giocato Di Lorenzo.
Callejon nel 4-3-3 ha ritrovato brillantezza.
È il suo ruolo, con Sarri in quegli anni c’era una macchina perfetta, giocava alla playstation e questi giocatori si sono esaltati con questo metodo. Dal 70′ non riesce ad esprimere più forza, dobbiamo migliorare in questo, a dare continuità.
Napoli più provinciale per recuperare punti?
Non abbiamo le caratteristiche per giocare da provinciale. Io sto dalle 8 fino alle 20 al centro sportivo. Io penso che quando si arriva, se inizi a chiedere qualcosa e dopo a smonti, perdi di credibilità. Con il presidente mi sento tutti i giorni. Fa domande e io rispondo, ma il fatto è reciproco. Si parla di tutto.
Quanto il Napoli sta ascoltando Gattuso sul mercato?
Oggi bisogna scegliere un giocatore funzionale e se ha le caratteristiche per quel tipo di calcio che vogliamo giocare. Adesso ho la fortuna di avere delle persone come Giuntoli, per guardare quello che stiamo cercando. Possiamo fare delle buone cose.
Perché un giocatore dovrebbe scegliere il Napoli di Gattuso?
Bisogna amare quello che si fa, fare questo lavoro è bello. Da piccolo giochi dopo diventa un lavoro. Siamo dei privilegiati. Dopo bisogna migliorare, lavorare con serietà e non accontentarsi mai. Bisogna venire con voglia e con fatica, solo con la fatica si può migliorare. Tanti anni fa potevi giocare solo con la tecnica. Oggi no, bisogna avere un motore che è sempre lucido. Io chiedo questo, posso anche accettare quale sciocchezza, ma dopo bisogna pedalare e avere rispetto per i tuoi compagni. Chiedo un grandissimo impegno, voglia e senso di appartenenza.
Prima eri più scherzoso, perchè ora no?
Non c’è nulla da scherzare, adesso è in difficoltà. Ma io so che quando si riparte non si ferma più. Inutile fare i sorrisini da ebete.
Un termine calabrese da trasferire alla squadra?
Nghianare, mi piace ma ci vuole la consapevolezza di salire salire e salire. Bisogna stare calmi e lavorare, quando arriveremo ad essere più tranquilli sarà più facile”.
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