Giovanni Castelli, agronomo della Lega Calcio, è intervenuto durante la diretta radiofonica su Radio Punto Nuovo. Ecco quanto evidenziato:
Questo post in breve
“Non ero all’Olimpico quindi non sono in grado di contestualizzare la condizione reale del campo, ma in termini generali non è la prima volta che ci sono partite a seguire. D’altronde al San Siro domani sera gioca l’Inter, dopodomani gioca il Milan la Coppa Italia. Di per sé, la situazione può essere penalizzante, ma non escludente: la partita non è avvenuta con terreno danneggiato per calamità naturali, non ci sono motivi per supporre un decadimento così importante. Non si può escludere nulla“.
“Quando la Roma e la Lazio o l’Inter e il Milan ospitano l’allenamento della squadra ospite per le partite UEFA e il giorno successivamente la partita: un allenamento in alcune circostanze è anche più invasivo di una partita. In inverno sicuramente il campo è meno prestante rispetto alla primavera. Alcuni giocatori utilizzano tacchetti a prescindere dalle condizioni del campo e climatiche: sono restii nei confronti della situazione del campo. All’Olimpico il campo mi è sembrato assolutamente adeguato, forse non era neanche così evidente l’apprensione di dover uniformare tacchetti diversi a quelli utilizzati”.
“Non posso parlare dell’Olimpico non avendolo calpestato, andrò a vederlo, ma è chiaro che nella misura in cui ci sono due partite di seguito, se il campo nella prima partita era ottimo, c’è stato il tempo per riparare i danni da gioco: erba strappata, qualche zolla. L’unica cosa che può causare un decadimento del campo è che non c’è stata manutenzione, ma conoscendoli non è andata così”.
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Articolo modificato 13 Gen 2020 - 16:05