Enrico Fedele nel suo consueto editoriale su Il Roma ha commentato la gara degli azzurri di Coppa Italia, Napoli-Lazio. Le sue parole nell’edizione odierna del quotidiano:
“Scusatemi, ma voglio fare non l’ opinionista ma il commentatore tifoso. Quando si gioca con il cuore, pur essendo inferiore all’avversario, allora qualunque sia il risultato finale è giusto applaudire i protagonisti. E io applaudo questo Napoli che mi ha fatto soffrire ma alla fine mi ha fatto emettere un grido di liberazione. Due i veri artefici: innanzitutto capitan Insigne che, oltre a realizzare un gol da antalogia, ha lottato, ha coperto la fascia sinistra con ardore agonistico, ha strigliato i compagni, li ha caricati in campo e successivamente dalla panchina. Si è ampiamente meritato un dieci in pagella. Poi il pubblico: finalmente i veri tifosi sono ritornati a far sentire il loro supporto, che è risultato determinante ai fini della vittoria azzurra. Senza il loro sostegno non è possibile superare la crisi che sta facendo precipitare il Napoli in classifica. Li aspetto domenica prossima di nuovo al San Paolo per dare un dispiacere al loro mitico Maurizio Sarri: la Juve deve uscire sconfitta da Fuorigrotta, anche se mi accontenterei di un salutare pareggio, come nella mia doppia previsione alla vigilia: qualificazione alle semifinale di Coppa Italia e pari con i campioni d’ Italia.
Esulto da tifoso perché era da tempo che non ammiravo un Napoli con tanta grinta, tanto furore e tanta voglia di riscatto, ma nello stesso tempo voglio lanciare un appello a tutti: lasciamo stare ora i calcoli e le possibilità di agganciare in classifica la zona che conta e pensiamo a ritrovare la giusta concentrazione per tornare a fare bene in campionato e per sperare in un miracolo col Barcellona e nel prossimo turno di Coppa Italia, che potrebbe garantire l’ accesso diretto all’Europa League”.
Articolo modificato 22 Gen 2020 - 21:14