L’edizione odierna de Il Messaggero giustifica la sconfitta della Lazio a Napoli adducendo tre motivi alla base della semifinale sfumata. L’arbitraggio, in primis, su cui il quotidiano scrive:
“Leiva si becca un rosso per una reazione sì esagerata ma che nasce da un fallo inventato dall’arbitro Massa. Non proprio una buona serata per il fischietto di Imperia. Sbaglia non espellendo subito Hysaj per il fallo da rigore su Caicedo, quando poi si decide a farlo per un fallo su Immobile è Inzaghi, con le sue urla, a fargli prendere la giusta decisione.
Errore anche sul primo fallo di Leiva su Zielinski: il brasiliano prende il pallone. E’ vero sbaglia a mandare platealmente l’arbitro a quel paese ma il fallo che fischia non c’è. In generale non tiene mai in mano la partita e la sua faccia, nelle decisioni importante, fa trasparire insicurezza”.
Sul terreno da gioco e sulla mancanza di motivazioni, le altre due cause della sconfitta biancoceleste, il noto quotidiano scrive:
“Terribile anche il prato del San Paolo. Tante zolle che si staccano e terreno scivolosissimo. I biancocelesti sembra che abbiano deciso di puntare forte tutto sul campionato. Difficile spiegare altrimenti una prestazione così. Anche i cambi di Inzaghi sembrano orientati verso questa spiegazione. Detto questo una sconfitta ci può stare. Anzi forse è il modo giusto per affrontare il derby da vertigini di domenica pomeriggio. La Lazio, detentrice, saluta la coppa ma lo fa per inseguire una pazza idea”.
Articolo modificato 22 Gen 2020 - 12:15