In esclusiva su Radio Kiss Kiss Napoli è intervenuto Andrea Formisano, Head of Operation del Napoli.
Il dirigente ha parlato del caro biglietti, della protesta dei tifosi per i prezzi troppo alti per i ticket della gara contro il Barcellona, ottavi di finale di Champions League, in programma il 25 febbraio.
Secondo Formisano i prezzi pubblicati dalla società sono in linea con la politica del club in questi anni e, aggiungendo anche i biglietti di altre gare, come Lazio e Inter in Coppa Italia, la media è bassa.
Ecco le sue parole:
“Perché questi prezzi dei biglietti? Bisogna sempre guardare lo scenario, e non sempre lo scenario è solo quello che fanno gli altri, ma anche quello che fa il Napoli. Noi quando abbiamo giocato contro il Real Madrid abbiamo avuto gli stessi prezzi, giocando contro una delle squadre più blasonate europee ed era un ottavo di finale. C’è una differenza: la tariffa più economica per chi comprava in anticipo anche perché il ritorno lo giocammo in casa e quindi era una scommessa.
Inoltre dall’inizio di gennaio abbiamo giocato in casa 5 volte contro Inter, Fiorentina, Perugia, Lazio e Juventus e abbiamo fatto una politica di prezzi contenuti per riempire lo stadio. Quindi, potete mettervi nei nostri panni.
Il Napoli ha sempre fatto questa politica. Posso anticipare che pubblicheremo, non appena avremo certezza che la data di Napoli-Inter sia quella ufficiosa, ovvero il 12 febbraio, i prezzi della gara semifinale di Coppa Italia per tutti gli abbonati sono gli stessi prezzi per la partita Napoli-Lazio, ovvero coloro che sono abbonati al campionato, potranno acquistare le curve a 5 euro, i distinti a 10 euro e cosi via.
Il 21 gennaio abbiamo giocato contro la Lazio, chi era abbonato abbiamo venduto la curva a 5 euro. Comprerà il Barcellona a 70, ma l’Inter a 5. Quindi un tifoso abbonato vedrà un quarto di coppa Italia, un ottavo di Champions e una semifinale di Coppa Italia, ha speso una media di 26,6 euro a partita.
Promozione? Non credo che un tifoso abbonato rinunci la semifinale di Coppa Italia, come non ha rinunciato ai quarti. Automaticamente l’abbonato compra tre partite a 26,6 euro, mettendo anche il Barcellona.
Anche dal punto di vista del marketing è più giusto premiare chi c’è sempre al San Paolo e non chi viene raramente. La società vuole premiare l’abbonato e se facciamo pagare 26 euro di media tre partite di cartello è un prezzo che non deve scandalizzare quello con il Barcellona.
Abbiamo deciso che gli abbonati siano privilegiati, ma anche chi non è abbonato non pagherà un prezzo alto in futuro, come nella gara contro l’Inter.
Se viaggiate in web, troverete la stessa logica anche negli scorsi anni. In Coppa Italia il Napoli ha sempre optato per prezzi simbolici o per andare in contro ai tifosi, come gli abbonati. La stampa è partita prevenuta, senza spiegare la nostra politica che qualcuno conosce e questo ha fatto scatenare una protesta dei tifosi sul web.
Con il massimo rispetto, si è fatto un rumore per nulla. In un mese tre partite di cartello senza pagare una cifra alta, mi sembra giusto. Con il presidente mi sono sentito anche ieri, ma è lui che mi ha dato l’ok per premiare i tifosi fedeli.
Iniziativa dei distinti inferiori? Già 8-9 anni fa abbiamo aperto la tribuna family che ha la caratteristica di avere un accesso facilitato per i gruppi familiari, oltre a prezzi contenuti. Abbiamo optato per far entrare nei distinti inferiori gli under 14. Questa iniziativa è iniziata dalla prima giornata e non perché il Napoli non è andato bene in campionato. Un accordo preso a luglio, vietando la vendita del settore al pubblico, ma biglietti disponibili solo ai bambini delle scuole. In Italia non c’è un club che rinuncia a 6600 posti per i bambini”.
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Articolo modificato 30 Gen 2020 - 19:40