Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli è intervenuto Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore ed esperto in economica.
Lo scrittore parla della protesta dei tifosi del Napoli per il caro biglietti per la gara contro il Barcellona e soprattutto il momento economico dell società partenopea.
Ecco le sue parole:
“Il costo del biglietto dipende da tante cose, anche da come si presenta la struttura che ospita il pubblico. Ci voleva una politica diversa dato che il San Paolo, nonostante i lavori per le Universiadi, non si presenta ancora come uno stadio moderno.
L’Inter fa 20 milioni in due partite, il Napoli non ci arriva neanche. Il Napoli nei 5 anni che è stata la seconda forza del campionato in Italia, non ha dirottato il suo incasso per rinforzarsi anche nelle strutture.
Senza Champions League il Napoli avrà almeno 50 milioni di euro in meno. Questo significa che il Napoli tornerà alle origini e la società lo ha capito, lo sta facendo con intelligenza abbassando il monte ingaggi, insostenibile senza la Champions. Lo si sta facendo prendendo giocatori come Demme, Lobotka grazie al decreto crescita.
In estate penso che partiranno giocatori importanti che guadagnano molto e che possono darti plusvalenze come Koulibaly, Allan e Fabian Ruiz.
Il tesoretto dalle cessioni? Io opterei per fare un centro sportivo che costa 50 milioni di euro che potrebbe permetterti di ristrutturare la formazione del settore giovanile così da avere innesti o da cedere. Anche i grandi club vanno a vendere, anzi, essere formato dal Napoli, avere un marchio di qualità, può essere un valore aggiunto. Sta crescendo la domanda mondiale dei calciatori. I giocatori di qualità sono sempre più richiesti. Quindi, formarli e venderli è una leva economica che una società può pensare di avere”.
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Articolo modificato 30 Gen 2020 - 13:54