In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello, è intervenuto Giancarlo Padovan, giornalista:
“Alla prima giornata Mertens ha simulato in aria di rigore e nessuno ha detto niente: un dato di fatto che va ricordato. Il secondo rigore concesso alla Juventus non c’era. Gli arbitri non vogliono il VAR e ricordo che l’anno scorso che l’anno scorso in Fiorentina-Inter, un colpo di petto di D’Ambrosio fu sanzionato, nonostante il fatto fosse andato al VAR”.
“Gli arbitri sbagliano perché vogliono sbagliare. Tutto questo non accadrebbe in Inghilterra, perché chi è al VAR decide. Che ci siano squadre favorite più di altre, può darsi: l’Inter è stato favorito sull’Atalanta. Sarebbe meglio se gli arbitri avessero l’opportunità di spiegarsi a fine partita, sia per i tifosi, ma soprattutto per i giocatori che spesso non sanno il motivo di alcune decisioni. Finché c’è Nicchi non sarà una cosa possibile. Boggi lo conosco da tanti anni, mi sembra strano sentire delle dichiarazioni di questo genere, ma dire che c’è una nuova calciopoli…cos’ha visto? Cosa sa? È’ a conoscenza di dirigenti che chiamano arbitri? Se lo sa o se lo pensa, è opportuno che lo dica, altrimenti si spara nel mucchio. Nicchi dovrebbe farsi da parte – non solo perché è passato il suo tempo – ma anche perché ci sono stati dei problemi come il VAR. Anziché migliorare ha peggiorato le partite, se il VAR esiste ma l’ultima parola dell’arbitro è quella che conta, rischia di dire qualcosa contro il VAR. Credo che l’arbitro volesse in qualche tal modo rivendicare in qualche modo la sua autorevolezza. Se facessimo come in Inghilterra, chi sta al VAR, decide. Le partite senza VAR hanno portato a calciopoli, a incongruenze e ingiustizie clamorose”.
Articolo modificato 5 Feb 2020 - 18:18