NEWS NAPOLI CALCIO – L’allenatore del Napoli, Rino Gattuso ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso della consueta conferenza stampa post partita dopo la sfida di Coppa Italia con l’Inter. Di seguito quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Nel corso di questi due mesi mi sono chiesto più volte quale fosse il vero Napoli. Ci manca una cosa: questa squadra deve imparare a giocare su due fasi. Se la squadra è in grado di soffrire, poi non deve perdere la propria identità di gioco. Il palleggio sta migliorando, con la Juventus avevo sempre la sensazione del pericolo. C’è ancora molto da lavorare ma stasera siamo stati bravi. Abbiamo limitato bene Lautaro e Lukaku. Quando la squadra starà meglio alzeremo la fase di non possesso, per il momento non possiamo rischiare di regalare uomini agli avversari”.
“Insigne ebbe qualche problema anche nel riscaldamento con la Juventus, per me Elmas può fare benissimo quel ruolo. Deve migliorare nella gestione del pallone, ma garantisce anche più copertura. La sconfitta con il Lecce non è questione di testa, perchè altrimenti dopo tre giorni non fai una partita del genere. Questa squadra deve restare restare corta e concentrata, con il Lecce c’era solo la prima palla. Se i reparti iniziano a distanziarsi allora escono fuori le nostre difficoltà”.
“Non so ancora quale sia il vero Napoli, questa squadra ha sfiorato un paio di scudetti, ha fatto 400 punti in 5 anni. Non pensiamo al futuro, guardiamo ad oggi e e poi penseremo al futuro. Mertens ha fatto una grande prestazione, ci ha fatto uscire da situazioni parecchio complicate. Ho vinto contro Juventus, Lazio ed Inter, ma ho perso con Parma, Fiorentina e Lecce. Non voglio sentir parlare di Champions, ne avremmo potuto parlare se avessimo vinto con il Lecce, ma abbiamo subito dieci tiri in porta”.
“Sbagliamo ancora molto, voglio una squadra più puntuale. I ragazzi non mi danno motivo di alzare il volume, io non gli regalo niente e loro non si lamentano. Ho sempre sensazioni positive, per questo a volte sbatto i denti. La cosa più importante è il lavoro in settimana, poi bisogna fare il segno della croce e sperare che arrivino prestazioni del genere”.
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