L’ex portiere del Napoli, Pino Taglialatela, ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica, ripercorrendo quello che è stato il suo percorso in azzurro. Di seguito riportiamo alcuni estratti:
Il ricordo più bello
“Credo che l’anno del primo scudetto sia un qualcosa di indimenticabile, fu bellissimo. Feci il ritiro con Maradona e Careca, quando non c’era nessuno restavamo solo io e Diego e mi capitava di parargli qualche punizione“.
Napoli
“Diventare la bandiera del Napoli è stato un qualcosa di inspiegabile, mio padre era di Giugliano e da sempre era tifosissimo del Napoli. Quando uscì la prima volta dal San Paolo mi resi conto di aver coronato due sogni, il mio e quello suo.
Batman? Devo ringraziare Auriemma che in telecronaca mi paragonò al supereroe. Quella sera contro il Milan invincibile di Capello nel 1995 parai tutto quello che potevo, nacque una leggenda. L’anno dopo con la Lotto spuntò l’idea delle magliette. Oggi i collezionisti la cercano a peso d’oro.
Ancora oggi, nonostante sia passato così tanto tempo si ricordano di me e mi trattano come una divinità“.
Maradona
“Credo che oggi sarebbe stato tutelato da chiunque, era un campione non semplice da gestire. Nella vita privata può anche aver sbagliato ma in campo non si risparmiava mai, gli devo un aumento di contratto importantissimo.
Parlò con Moggi e gliene disse quattro in merito al mio contratto, due giorni dopo mi vidi triplicato il salario. Non lo vedo dal 2017“.