L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport rivela quattro ipotesi formulate dalla FIGC per trovare una soluzione riguardo il campionato italiano, interrotto per via dell’emergenza Coronavirus.
Il Consiglio federale si è riunito via conference call: erano presenti fisicamente solo il presidente federale Gabriele Gravina, il consigliere della Lega di A Claudio Lotito e il numero uno della Lega Pro Francesco Ghirelli. Due ore di discussione, con quattro punti all’ordine del giorno: il primo, il più importante: cosa ne sarà della fine degli attuali campionati? Gravina ha dato mandato ai presidenti delle singole Leghe di formulare una proposta entro il 23 marzo. Per i tornei di B e Lega Pro i problemi di calendario sono tutto sommato contenuti, è il massimo campionato a catturare l’attenzione. Gravina ha formulato le varie ipotesi: la prima, la più augurabile, è quella di portare a termine il torneo recuperando le prossime due giornate con le date del 20 maggio e del 31 maggio, spostando in avanti di una settimana la conclusione del torneo.
Ci sono però anche le ipotesi più estreme, nel caso di attività impossibile da far ripartire dal 4 aprile: una porta alla non assegnazione dello scudetto, ipotesi però che lo stesso Gravina ha definito “un atto di grande mortificazione per il valore della competizione sportiva”. La seconda via porta alla cristallizzazione della classifica attuale, dunque scudetto alla Juventus oggi prima in classifica. L’ ultima, in qualche modo rivoluzionaria, l’ ha presentata lo stesso presidente federale, ovvero “l‘ introduzione dei playoff e dei playout. L’ assegnazione dello scudetto potrebbe avvenire attraverso un playoff tra le prime quattro classificate, lasciando la possibilità alla federazione di indicare le squadre che hanno diritto a partecipare alle competizioni internazionali, dunque Champions ed Europa League”.
Articolo modificato 11 Mar 2020 - 11:34