Il professor Enrico Castellacci, presidente dei medici del calcio italiano, ha parlato a Radio Kiss Kiss Napoli:
In Cina la prima cosa che fecero fu sospendere il campionato di calcio. Penso che siamo stati un po’ leggeri, un po’ facili, forse per combattere paura e psicosi. Il virus non ha frontiere, non ha coscienza e non guarda i mestieri, colpisce e basta. Il calcio sarebbe stato colpito anche a porte chiuse, ovviamente. Bisognava avere il coraggio di sospendere il campionato da prima, senza aver paura. So che è un dramma notevole, lo sport è l’1.7% del Pil italiano.
Ma ci saremmo arrivati comunque, come siamo ora. Dispiace per Daniele. Questo virus sta prendendo man mano tutti, rimango allibito dal fatto che molte nazioni non abbiano coscienza ma siano molto larghi di manica e non prendano decisioni draconiani, come dovrebbero fare. In Cina il campionato è fermo da gennaio. Quando può ripartire il campionato? Aspettiamo il picco, ancora non c’è stato, se non c’è stato qui immaginate gli altri quando lo avranno.
Dobbiamo rallentare il virus con la nostra responsabilità. Le prossime due settimane saranno clou, vedremo i frutti di queste misure restrittive. Poi temporalmente più in là avremo i picchi negli altri Paesi europei. Campionato a fine aprile? Penso che possa essere complicato, c’è una speranza ma non bisogna avere fretta.
Articolo modificato 12 Mar 2020 - 13:37