Umberto Chiariello nel suo editoriale su Campania Sport ha parlato così dell’emergenza Coronavirus:
“Tutto quello che sta succedendo col Coronavirus, se avessimo letto con attenzione il libro ‘La peste’, avremmo capito in anticipo come comportarci e non di chiudere la stalla quando i buoi sono scappati. I primi provvedimenti dicevano di giocare a porte chiuse ed i vari presidenti si azzuffavano e insultavano tra di loro solo per motivi economici, l’esempio è Juve-Inter, Agnelli ha fatto di tutto per rinviare quella partita. In quel momento il ministro dello sport aveva solo il problema di convincere Sky e Dazn di dare le partite in chiaro in tv, senza capire che doveva prima emanare un decreto. Si è poi dovuto aspettare l’associazione dei calciatori per far fermare il campionato.
In alcuni paesi non si sono ancora presi seri provvedimenti per fermare il contagio: in Italia, per fortuna il premier Conte ha preso la barra dritta e l’ha presa bene, anche il nostro governatore De Luca ci ha reso tutti orgogliosi quando ha detto che il carico di mascherine è nostro e non deve essere bloccato. La sanità campana sta facendo miracoli e si sta preparando al grande impatto preparando 10 volte in più i posti letto d’emergenza. Per una volta mi sento orgoglioso di chi mi rappresenta, mi sento orgoglioso di essere napoletano. I flash mob, il farmaco contro il Coronavirus trovato dal Cotugno, rappresentano Napoli. Per una volta in un momento d’emergenza, io sento un grande orgoglio da napoletano ed italiano”.