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De Magistris: “Adesso dobbiamo combattere senza armi! Basta differenze tra nord e sud, il Governo deve decidere per tutti!”

Da palazzo San Giacomo il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris è intervenuto durante la diretta radiofonica su Radio Kiss Kiss Napoli. Di seguito quanto evidenziato dalla redazione:

Il comune ha liberato tutte le zone a traffico limitato. Lunedì arriveranno 5000 mascherine, per medici, infermieri, polizia e tassisti. Non ci sono le tecnologie sanitarie a sufficienza. Se tutto va bene per fine aprile arriveremo a 500 posti rispetto a 6 milioni di persone. Fate presto! Qua ci giochiamo il numero di morti e malati da curare. I tamponi a tutti, ma si doveva fare prima. Le forze dell’ordine non ce la fanno. I laboratori che fanno i tamponi stanno esplodendo, non abbiamo medici e infermieri a sufficienza. Stiamo in una trincea. Si doveva prevenire. Adesso mettiamoci a combattere, purtroppo a mani vuote.

Rigrazio i medici e ricercatori del Pascale, coordinati dal dottor Paolo Ascierto per questo farmaco Tocilizumab, adoperato grazie alla collaborazione con il Cotugno“.

Io sono stato a Scampia stamattina, oggi la sanificazione è stata curata anche dalla Coldiretti che ha messo a disposizione i trattori. Nonostante non abbiamo un euro stiamo lavorando con entusiasmo. Napoli è una delle poche città al sicuro, dove si è programmata la sanificazione. Capiamolo una volta e per tutte, i protagonisti di questo successo saremo noi. State a casa!”.

Un uomo che va anche in Lombardia per consegne merci è intervenuto: “Quando ritorno a Napoli, non c’è nessuno che mi controlla”.

“Sicuramente non riescono le forza dell’ordine schierate, a controllare tutti. Il nostro paese non si è fatto trovare pronto. Adesso è importante: i controlli bisogna aumentarli ma importante è il suo ragionamento. Disciplinare ognuno di noi!

Criticità vicino agli uffici postali, bisogna attrezzare meglio. Comunicare bene le scadenze e per le pensioni non ci devono essere corse e assembramenti.

Quando decisero di smantellare i vari pronto soccorsi e gli ospedali come il Vecchio Pellegrini, l’Ascalesi, l’ospedale degli Incurabili e direi un elenco lungo. Noi dovremmo avere 1500 posti solo per la terapia intensiva, invece ne abbiamo 300. Non non siamo come i cinesi che in 14 giorni hanno costruito gli ospedali. Noi ancora non abbiamo le mascherine. Potrei sembrare noioso ma ringrazio medici e infermieri che stanno combattendo anche con coraggio. Io ho parlato con medici che hanno operato senza mascherine. Adesso non è il momento di polemiche. Adesso mi sento di abbracciare tutti, anche gli avversari politici“.

Non è questione di spazi ma manca il personale e gli strumenti. Ci sono alcune incongruenze, forse è venuto il momento di dare uniformità e soprattutto evitare una serie di disparità nel paese. Se l’emergenza è nazionale è bene che decida il governo quello che si può fare o meno. Cerchiamo di avere un atteggiamento non terroristico, ma uniformità e chiarezza. Se l’emergenza non sarà nazionale, ma solo per alcune regioni, allora ogni luogo si modula a seconda dei casi“.

Non si saranno più ZTL, si può sostare nei parcheggi e sulle strisce blu. Siamo stati i primi in Italia a fornire sostegno. Noi pensiamo anche a dopo, stiamo mettendo iniziative in campo anche a sostegno economico per tutte le categorie che stanno soffrendo. Non faremo mancare nulla! Se restate a casa, vinceremo prima contro questo maledetto virus!”.

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Articolo modificato 20 Mar 2020 - 16:04

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Scritto da
Rosa Monopoli