Gianluca Gaetano, calciatore del Napoli in prestito alla Cremonese, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere del Mezzogiorno. Il tema centrale della discussione è il Coronavirus, soprattutto vista la situazione in Lombardia. Di seguito quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“La situazione a Cremona è stata un dramma, ho cercato di rimanere calmo e di attenermi alle regole, ma non nego che ci sono stati momenti di grande sconforto. La città si è subito data da fare e la Cremonese ha anche sostenuto economicamente la creazione di un ospedale da campo. Io ho aiutato il Cotugno, ospedale della mia città: l’ho fatto con il cuore”.
“Nel momento in cui è stata rinviata la partita con l’Ascoli, ancora non avevamo percepito la gravità della situazione. Avevamo già raggiunto lo stadio ed eravamo carichi. In quel momento non immaginavamo la portata che avrebbe avuto il Coronavirus. Sono fortunato ad avere con me la mia fidanzata, Maria: è il mio sostegno psicologico. I miei genitori sono preoccupati, ma ci sentiamo quotidianamente, si stanno abituando”.
“Confesso di aver pensato di rientrare a Napoli, ma è stato solo in un primo momento. Io e la mia fidanzata ci siamo detti che sarebbe stato un pericolo, per noi e per le persone che avremmo incontrato. Il momento è molto difficile, nessuno dovrebbe muoversi da casa. Questo è l’unico modo per vedere la luce in fondo a questo tunnel buio. Gli allenamenti a casa procedono bene, anche l’alimentazione: mi concedo solo il dolce che prepara Maria la domenica. Il calcio doveva fermarsi prima, la salute dei calciatori doveva essere la priorità”.
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Articolo modificato 22 Mar 2020 - 09:59