L’ex azzurro Christian Maggio ha rilasciato un’intervista all’edizione odierna de La Repubblica. Le parole del difensore sull’emergenza Coronavirus:
“Sono a Napoli con mia moglie e i due bambini. Non ci alleniamo ormai da due settimane: mi alleno da casa, cerco di fare il possibile con quello che ho. Non c’è tanta continuità, ma dobbiamo adattarci. La mia famiglia a Vicenza sta facendo tanti sacrifici come tutti. Sono rinchiusi in casa da un mese. Sono preoccupato per i miei figli e per i miei cari. Dobbiamo vincere questa battaglia con pazienza.
Stop calcio? Abbiamo perso tempo almeno un paio di settimane. Capisco che non sia facile prendere certe decisioni, ma bisognava avere il coraggio di non continuare. Non c’è stata chiarezza per un periodo. Con i miei compagni mi sento e parliamo della situazione.
Cannavaro in Cina? Con Paolo parlo spesso e poi seguo le sue dirette sui social. Sta dando consigli utili. Prendiamo spunto da lui per la prevenzione, l’esempio dei cinesi va seguito. Non vedo ancora la luce, ma voglio pensare positivo e quindi mi auguro che presto parleremo nuovamente di calcio. Significherebbe che stiamo uscendo da questo tunnel. Adesso è difficile fare previsioni ma la salute viene al primo posto e dobbiamo preoccuparci soprattutto di questo. Sarebbe una beffa per noi concludere il campionato in questo momento. Mi auguro non ci siano problemi. Per la società la mancata promozione sarebbe un danno enorme.
Spero di arrivare in Serie A con il Benevento e se dovessi continuare a giocare, mi piacerebbe tanto tornare al San Paolo, lo stadio che mi ha dato tante soddisfazioni”.