Stando a quanto riportato dal quotidiano Avvenire, più di dieci stati americani avrebbero scelto le tipologie di pazienti a cui dare priorità nella terapia intensiva.
In Tennessee, ad esempio, sarebbero escluse le persone affette da atrofia muscolare spinale. In Minnesota, i pazienti Covid-19 con cirrosi epatica, malattie polmonari e scompensi cardiaci a non avrebbero diritto al respiratore. Nello Stato di Washington, così come in quelli di New York, Alabama, Tennessee, Utah, Minnesota, Colorado e Oregon, i medici sono chiamati a valutare il livello di abilità fisica e intellettiva generale prima di intervenire, o meno, per salvare una vita, dice l’articolo.
L’Alabama, però, sarebbe il caso più eclatante. Nel suo documento intitolato Scarce Resource Management si sosterrebbe che i disabili psichici sono candidati improbabili per il supporto alla respirazione.