CORONAVIRUS CAMPANIA DE LUCA
Vincenzo De Luca interviene ancora una volta per fare il punto della situazione. Lo fa in streaming, sui propri canali social. Dopo la lettera inviata al Governo Conte in cui si chiedevano aiuti per il materiale nei nuovi posti di terapia intensiva, un altro messaggio diffuso dal Governatore della Regione.
Questo post in breve
“Faccio due-tre considerazioni iniziali. Questa vicenda è come una guerra, come capita quando un Paese è in guerra, emerge tutto il negativo e tutto il positivo della natura umana. In guerra ci sono fenomeni di accaparramento dei beni, c’è gente che immagina di fare speculazione sui prezzi.
Ci sono altri che pensano di sfruttare l’emergenza vendendo farmaci inutili, c’è stato l’assalto ad alcune forniture che dovevano arrivare nella nostra Regione. Abbiamo una fornitura bloccata tra Ucraina e Ungheria. In alcuni Paesi asiatici vogliono fare truffe, chiedono pagamenti anticipati e non danno garanzie. Ci sono faccendieri che propongono soluzioni campate in aria e una diffusione di notizie false, c’è gente che si diverte a diffondere stupidaggini. La prima libertà che dobbiamo garantire è quella di vivere! In un Paese dove per anni è stata massacrata la vita privata di persone e famiglie, oggi vediamo un dibattito sulla tutela della privacy. Incredibile. Abbiamo anche comportamenti umani patetici e protagonismi inutili, soprattutto sui territori.
Grazie a Dio abbiamo un movimento incredibile di generosità e senso civico, di volontariato, a cominciare dal personale medico a cui dobbiamo gratitudine negli anni. In Corea sono stati fatto 300 mila tamponi su 50 milioni di abitanti, il contenimento è avvenuto per controllare tutti i cittadini con i sistemi informatici e telefonici, altro che modello Corea.
Il Governo sta facendo un lavoro importante, ho una sola riserva: noi abbiamo preso misure in anticipo rispetto a loro. Il Governo ha preso misure e sanzioni che io condivido, anche molto più rigorose. Sarebbe stato più efficace prenderle da subito, avremmo impiegato meno tempo e avuto un effetto più tempestivo. Non aggiungo altro.
La battaglia sarà vinta ma se faremo i sacrifici richiesti sarà vinta prima. Nessuno avrà una vita tranquilla, abbiamo giornate che ci tolgono la tranquillità, giornate pesanti e nottate pesanti. Rincorriamo i problemi di ora in ora, chi non lo capisce è fuori dal mondo! Stringiamo i denti e vediamo che ce la faremo.
Ho lanciato un appello al Governo, ho parlato in maniera forte perché tutti ascoltassero. Bisognava alzare la voce, noi ci sentiamo pienamente solidali con il lavoro del Governo e della Protezione Civile. Abbiamo il dovere di dire la verità quando i problemi emergono, dobbiamo avere il coraggio di parlare chiaro in tempo utile. Non preoccuparci se qualcuno si prende collera, non fa niente. L’importante è parlare chiaro e alzare la voce quando i messaggi devono arrivare in maniera diretta.
Abbiamo verificato l’emergere di criticità pericolose. Abbiamo due emergenze: la prima è la Lombardia, evidente. Chiunque si rivela estraneo a ciò non merita di essere definito italiano. Se esplode l’epidemia del Sud non possiamo aiutare neanche la Lombardia, sarà una tragedia per tutti. Dobbiamo avere la forza per dare un aiuto prioritario alle realtà dove la crisi è esplosa, ma dobbiamo fare in modo che non esploda nel Mezzogiorno e in Campania, sarebbe una tragedia. Con spirito di collaborazione abbiamo detto che alcune cose non andavano, oggi abbiamo tempo per correggerle. Fra una settimana forse sarà troppo tardi.
Lunedì notte mancavano le mascherine da destinare agli operatori del 118, abbiamo avuto questa preoccupazione. A quel punto abbiamo detto fermiamoci e parliamo chiaro e forte. Non è un problema della Campania, è nazionale! Abbiamo voluto porlo in modo chiaro ma con spirito collaborativo. Doveva arrivare martedì una fornitura, lunedì sera ci dicono che arriveranno due cariche, poi rinviano, finisce la giornata, arriviamo a mercoledì. Arriva una prima fornitura di 30 mila mascherine, sono quantitativi che bastano per mezzora. Ieri è arrivata un’altra fornitura di mascherine FFP3 e anche di tute e visiere di protezione. Il primo invio di materiale, ringrazio ma mi auguro che sia solo un inizio.
Sono emerse varie sette parareligiose e predicatori di vario tipo, la chiesa del tempio del sole, la setta del godimento perpetuo, che sarebbe anche un programma interessante ma poco realistico. Hanno avuto tendenza a fare adunate e ammucchiate per parlare chi con il Signore, chi con Satana.
Sono arrivate ieri 71 mila mascherine e 200 mila tute, mi auguro sia l’inizio. Ci sono arrivate 7 ventilatori, voglio ricordare che 10 giorni mi erano state garantiti 225 ventilatori e 621 caschi. Le forniture dovrebbero arrivare ogni tre giorni. Abbiamo assunto 800 infermieri e altri 400 con le procedure accelerate, 188 operatori socio-sanitari, abbiamo ancora una carenza di anestesisti, due arriveranno dalla Germania e andranno all’Ospedale di Boscotrecase. Altri 160 giovani medici che fanno le scuole di specializzazione. Uno sforzo gigantesco per noi.
“Il picco ci sarà alla fine della prima settimana di aprile. A questo stiamo lavorando: essere pronti a quando avremo più di 3000 contagi e ce la possiamo fare se tutti fanno la propria parte. Noi abbiamo già fatto un miracolo. Siamo usciti da poco dal Commissariamento e siamo stati penalizzati. Lavoriamo per arrivare sotto i 200 posti di terapia intensiva. Se arriviamo a un dato stabile di 80-100 contagi, dopo una settimana comincerà una curva discendente. Oggi la corsa è ad essere pronti da qui a 10 giorni, quando prevediamo l’arrivo dello tsunami”.
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Articolo modificato 27 Mar 2020 - 18:35