Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha parlato, in un’intervista al Corriere della Sera, dell’emergenza da Coronavirus in rapporto allo sport e sulle decisioni che saranno prese per limitare i danni. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Capisco che il mondo del pallone sia in subbuglio, ma il CONI in questa emergenza non può prevedere aiuti separati per una società di base di calcio rispetto a una di triathlon o baseball. Con l’aiuto del governo sosterremo tutti, tutti dovranno fare sacrifici. Se una società dilettantistica pensa alla cassa integrazione per i dipendenti, a uno storno del mutuo o dei canoni di locazione degli impianti sappia che difficilmente troverà risorse. Più che ai soldi, meglio pensare a fonti alternative, a un ripensamento sulla legge che vieta la sponsorizzazione delle società di scommesse. Anche io all’epoca la sostenni ma ora siamo in emergenza. I famosi 600 euro di aiuto ai collaboratori arriveranno presto ma saremo attentissimi a bloccare i furbetti: farà fede solo il registro delle società CONI”.
Articolo modificato 27 Mar 2020 - 18:10