PERCASSI CORONAVIRUS – Il presidente dell’Atalanta, Antonio Percassi, ha commentato la tremenda situazione di una delle zone più colpite d’Italia, dall’emergenza Coronavirus, insieme a Brescia, ossia Bergamo, città in cui e nato e dove attualmente vive. Il patron nerazzurro, che ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio RTL 102.5, trova anche spazio (e la forza) per poter parlare di calcio in una situazione così difficile come quella in cui si trova la città lombarda. Il presidente tesse elogi verso la sua Atalanta che è riuscita in una scalata strepitosa e a tratti davvero impossibile grazie anche alla tecnica e alla qualità di alcuni giocatori in rosa: dalla promozione in A fino alla Champions ed è l’unica squadra italiana che, per ora, ha centrato l’obbiettivo quarti dopo aver battuto il Valencia agli ottavi.
Questo post in breve
“Sta morendo la nostra generazione più bella, ma anche tanta gente giovane. Nel nostro club abbiamo avuto otto casi di positività, una cosa molto triste. Stiamo affrontando una bomba sanitaria, una vera e propria guerra mondiale. Le immagini dei camion dell’esercito incolonnati davanti il cimitero di Bergamo resteranno per sempre nel cuore di noi bergamaschi. Sono stato in un ospedale, viene solo da piangere”.
PERCASSI ATALANTA-“Quando siamo tornati alla guida del club, dieci anni fa, le emozioni sono cresciute di anno in anno. Prima la promozione in Serie A, poi le nove stagioni trascorse nella massima serie e l’Europa League, fino ai quarti di Champions. L’emozione più forte è stata la qualificazione di Valencia, l’immagine della squadra che ha dedicato alla città di Bergamo una vittoria storica“.
PERCASSI BERGAMO-Il presidente aveva già commentato questa situazione difficile al termine della partita contro il Valencia
“Come popolo siamo abituati a non mollare, Bérghem mola mia, la gente bergamasca è tanto generosa ed è abituata a lottare. Inoltre come società vogliamo abbracciare tutti coloro che stanno soffrendo e rivolgere un immenso grazie ai medici, agli infermieri e tutti i volontari impegnati in prima linea per questa emergenza“.
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Articolo modificato 3 Apr 2020 - 20:54