DOTTOR ASCIERTO INTERVISTA A SPAZIONAPOLI
Il mondo deve far fronte all’emergenza legata al Covid-19. L’Italia è tra i paesi più colpiti in assoluto, con il numero di decessi che ha superato quota 12mila. I contagiati sono oltre 105mila.
La Campania è tra le regioni più attive nella lotta al Coronavirus: in particolare la cura con il farmaco Tocilizumab è balzata alle cronache, con già tanti risultati positivi su pazienti in gravi difficoltà. Ad importare la cura in Italia è stato il dottor Paolo Antonio Ascierto, oncologo e ricercatore presso l’ospedale Pascale di Napoli, in collaborazione con i ricercatori dell’ospedale Cotugno.
Ascierto, balzato agli onori delle cronache per aver sperimentato il farmaco sui malati di Covid-19, prosegue il suo lavoro felice degli incoraggianti risultati ottenuti. Non solo, il dottore dell’ospedale Pascale è anche un grande appassionato di calcio e noto tifoso della Juventus. La redazione di SpazioNapoli lo ha contattato per parlare dello sviluppo dell’epidemia, ma anche per parlare di sport e dei tanti gesti di solidarietà che stanno arrivano agli ospedali della città di Napoli.
Dottor Ascierto, la lotta al Coronavirus
Salve Professore, come prosegue la curva dei contagi in Campania da Covid-19? Senza volerci sbilanciare, quando pensa si possa realisticamente pensare di tornare alla normalità?
“In questo momento il sud sta reggendo, l’isolamento contenitivo sembra che sta funzionando. I dati, rispetto al nord, sono incoraggianti sia per quanto riguarda i contagi che i decessi. Le misure restrittive sono l’unica azione che in qualche modo possono contenere l’infezione.
Il Toci (Tocilizumab, ndr) è un farmaco che agisce contro le complicanze e non contro il virus. Un vaccino sarebbe sicuramente l’aspetto più importante per preservarci dal virus, ma i tempi del vaccino sono lunghi. Io sono convinto che usciremo sicuramente da questa emergenza e lo dico con cognizione di causa guardando a quanto sta accadendo a Wuhan”.
Dottor Ascierto, la cura con il Tocilizumab
Come prosegue la sperimentazione del farmaco Tocilizumab con il suo protocollo?
“Lo studio è iniziato il 19 marzo scorso e nel giro di pochissimi giorni si sono iscritti alla sperimentazione clinica circa 500 centri ospedalieri di tutta Italia. Finora sono stati trattati oltre mille pazienti, ma la casa farmaceutica che lo produce ha messo a disposizione circa 3000 fiale. I risultati scientifici si avranno non prima di qualche settimana.
Quello che posso darvi è un’impressione su quello che noi abbiamo osservato al Cotugno, dove con il Toci sono stati trattati numerosi pazienti. Nel giro di pochi giorni 4 pazienti sono stati estubati e dopo due settimane 11 sono tornati a casa. Il farmaco è arrivato e arriverà laddove i centri ospedalieri ne hanno fatto e faranno richiesta. Notizie confortanti arrivano, comunque, da diverse parti di Italia, ho notizie ottime da Padova, Fano, Modena, da Siracusa, dal San Raffaele di Milano, da Chieti, dalla Basilicata. La mia parola d’ordine resta tuttavia: cauto ottimismo”.
La donazione di De Laurentiis all’ospedale Cotugno
Nei giorni scorsi lo stesso Dottor Ascierto aveva rivelato del bel gesto di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli. Il numero uno dei partenopei ha infatti donato all’ospedale Cotugno attrezzature necessarie per allestire nuovi posti letto in terapia intensiva e sub-intensiva. Ovvero ventilatori polmonari, caschi cpap e tubi endotracheali.
Lo ha sentito di recente? Oltre a ciò che già è stato fatto, le ha dato ulteriori disponibilità?
“Si, mi ha chiamato per esprimermi la sua vicinanza e so che si è attivato anche concretamente per fronteggiare l’emergenza Covid”.
Oltre al presidente De Laurentiis, altri calciatori del Napoli o persone dello spettacolo l’hanno contattata per dare il proprio supporto?
“Molte sono i personaggi dello spettacolo. Da Zingaretti e Luisa Ranieri ad Alessandro Preziosi. Da Nino D’Angelo a molti comici di Made in Sud, Serena Rossi. In molti sono scesi in campo per dare una mano e far fronte all’emergenza Coronavirus. In particolare per sostenere la nascita di un laboratorio di ricerca destinato al sequenziamento del genoma del Covid, fondamentale per conoscerlo meglio e combatterlo”.
Il farmaco Avigan e le carenze del Sistema Sanitario Nazionale
Un altro farmaco utilizzato in Giappone per contrastare l’epidemia è l’Avigan. Secondo Pubmed il farmaco ha riscontri positivi. Anche in Italia si discute del suo eventuale utilizzo: ci sa dire altro sulla sua efficacia e sulla possibile somministrazione nel nostro Paese?
“Nelle ultime settimane si è anche discusso di questo farmaco di cui già si conosceva l’esistenza ma dopo il clamore che si è creato è stato avviato dall’Aifa uno studio così da poterne definire una volta e per tutte e in modo scientifico la sua validità”.
L’Italia è in difficoltà anche per quel che riguarda le strutture e il personale a lavoro. Al termine dell’epidemia, crede che il Governo interverrà per sistemare le Strutture e soprattutto pensa ci sarà nuovo personale aggiunto?
“Questa epidemia ha messo in evidenza da un lato alcune carenze del sistema sanitario, ma dall’altro ha sottolineato la forza e l’amore degli operatori sanitari per il proprio lavoro combattendo anche in condizioni non ottimali. Sicuramente tutto ciò ci insegna che dobbiamo migliorare e rafforzare il nostro Sistema Sanitario Nazionale e al tempo stesso dobbiamo investire nella ricerca, che è l’unica forma di garanzia per un futuro migliore”.
Paolo Ascierto, appassionato di calcio e tifoso della Juventus
Il professor Ascierto non ha mai nascosto la sua passione per il calcio e la Juventus, sua squadra del cuore. Dunque abbiamo parlato con lui dell’eventuale prosieguo della Serie A e delle possibili soluzioni per terminare il campionato.
Tornando al calcio: da tifoso, nel caso non esistano i tempi per terminare la stagione, preferirebbe si giocassero i playoff o venisse congelata la classifica attuale?
“Non saprei. Credo dipenda anche da come si comporteranno nelle altre nazioni europee. Anche se a noi, per definizione, piace il classico girone all’italiana. I playoff potrebbero essere un buon compromesso se l’alternativa dovesse essere quella di annullarlo definitivamente. In questo modo si potrebbe restituire ai tifosi la gioia di rivivere una partita di calcio”.
Chiudiamo con una battuta, anche se in un periodo complicato. Lei è un noto tifoso della Juventus: c’è un farmaco che può cambiare la fede di un tifoso di calcio?
“Voglio riportare un passo di Luciano De Crescenzo da “I pensieri di Bellavista“: ‘Quella del calcio è l’unica forma di amore eterno che esiste al mondo. Chi è tifoso di una squadra lo resterà per tutta la vita. Potrà cambiare moglie, amante e partito politico, ma mai la squadra del cuore. Un laziale non diventerà mai un romanista e un milanista non diventerà mai un interista’.
Personalmente, anche se resterò tifoso della mia squadra, non potrò mai dimenticare l’affetto che mi è stato dimostrato dai club Napoli di tutto il mondo e dallo stesso presidente De Laurentiis“.
A cura di Pasquale Giacometti e Rosa Monopoli.
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