DECRETO SCUOLA – Lucia Azzolina, ministra dell’istruzione nel Governo Conte II, è intervenuta durante la conferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi. Di seguito quanto evidenziato:
“Questo decreto rappresenta un paradigma, ci permetterà di traghettarci verso il prossimo e terminare questo. La didattica a distanza non può essere considerata opzionale. Ci sta permettendo di concludere l’anno scolastico, ma è una chiave di volta. Significa dare dignità a tutti gli insegnanti e studenti per il loro lavoro. Ci sono due opzioni per gli esami.
Inoltre non si può parlare di 6 politico, i voti servono per formare gli studenti. C’è una piccola nota dolente, chiedo scusa ai precari. Non riusciamo ad aggiornare le graduatorie. Ci sono lacune nella digitalizzazione del paese, non riusciamo a portare avanti un milioni di domande cartacee. Una buona notizia: quota 100 per le assunzioni.
Noi abbiamo condotto alcuni monitoraggi. Stanziati 80 milioni per l’acquisto di tablet e pc per gli studenti meno abbienti”.
DECRETO SCUOLA
In via eccezionale tutti gli alunni saranno ammessi all’anno successivo, anche quelli con insufficienze registrate nel primo quadrimestre. In via eccezionale tutti gli alunni saranno ammessi all’anno successivo, anche quelli con insufficienze registrate nel primo quadrimestre.
La data è quella del 18 maggio: nel caso si tornasse in classe entro questa data, e si avessero quindi quattro settimane di lezione, l’esame di maturità verrebbe assimilato alla prova che conosciamo, ma con qualche differenza. Il 17 giugno si parte con il tema di italiano, una prova nazionale uguale per tutti. La seconda prova scritta invece “non sarà a carattere nazionale, ma predisposta dalla singola commissione di esame affinché sia aderente alle attività didattiche svolte nel corso dell’anno scolastico”.
Cosa stabilisce il decreto scuola? Le commissioni di esame saranno composte dai professori interni e da un presidente esterno. Toccherà quindi ai prof interni, che conoscono bene la classe e il programma svolto, scegliere l’argomento della seconda prova scritta. A fine giugno si parte con la prova orale.
Per gli esame di terza media è prevista l’eliminazione di una o più prove rimodulando le modalità di attribuzione del voto finale. Sarà quindi facilitato l’esame.L’ipotesi più probabile però è che l’attività didattica in classe non possa riprendere entro il 18 maggio per ragioni sanitarie. In questo caso i maturandi salteranno entrambi gli esami scritti, italiano e seconda prova. La valutazione finale verrà affidata a un esame orale, “un unico colloquio, articolandone contenuti, modalità anche telematiche e punteggio, per garantirne la completezza e la congruità della valutazione”.
Salteranno anche gli esami di terza media. Ci sarà la sostituzione dell’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione che tiene conto altresì di un elaborato del candidato. Per gli alunni che hanno lacune formative, è prevista la possibilità dell’eventuale integrazione e recupero degli apprendimenti relativi all’anno scolastico 2019-2020 nel corso dell’anno scolastico successivo, a decorrere dal 1 settembre 2020, quale attività didattica ordinaria.
NUOVE ASSUNZIONI
Si tratta di 4.500 posti che andranno ad altrettanti insegnanti, vincitori di concorso o presenti nelle Graduatorie ad esaurimento, che non hanno potuto occupare questi posti lo scorso settembre perché non erano stati messi a disposizione.