L’emergenza sanitaria, dovuta al Coronavirus, ha fermato il Mondo. Anche il calcio ha dovuto fare di necessità virtù, ma ci sono pareri discordanti sul riprendere o no.
Michele Criscitiello, giornalista di Sportitalia, in un suo editoriale per Tuttomercatoweb, ha rivelato che per il prossimo campionato, la Fifa sta pensando di aprire una terza finestra di mercato.
Inoltre, lo scrittore attacca il governo, giustificando il calcio italiano, che non è più uno sport, ma un’azienda che fa girare l’economica del paese.
Ecco le sue parole:
“Spesso ci lamentiamo che il calcio non funziona. In Italia. Ma se non funziona lo Stato, cosa ci dobbiamo aspettare dal nostro calcio che comunque prova a difendersi? Gli altri sport si sono fermati? Giusto. Basta ipocrisia. Il calcio non è un sport. Il calcio non è 22 giocatori che corrono dietro ad un pallone e non è solo l’esultanza per un gol. Il calcio, con tutto il rispetto per gli altri sport, si muove come un’azienda tra le prime 5 del nostro Paese ed è giusto che quando si parla di aprire le fabbriche e porti si discuta anche di come far ripartire il campionato di serie A.
Quattro aspetti che Gravina dovrebbe prendere seriamente in considerazione:
1. Riapriamo alle comproprietà. Serve a valorizzare i calciatori ma, allo stesso tempo, aiuta non poco i bilanci dei club. Se poi ne fai un abuso sbagliato, tutto diventa deleterio. Anche le compartecipazioni.
2. aprire una terza finestra di calciomercato, almeno, per il prossimo campionato. La Fifa ci sta pensando ma lo avevamo già scritto qualche settimana fa.
3. dare la possibilità alle società di fare prestiti pluriennali. Senza giri strani tra i club ma tutto alla luce del sole.
4. non è più ammissibile che un giocatore dalla Primavera di un club professionistico si trovi costretto a rescindere il contratto per andare in D”.
Articolo modificato 13 Apr 2020 - 14:48