CALCIOMERCATO NAPOLI – Alvaro Torres, agente di Fabian Ruiz ha rilasciato un’intervista ai colleghi di calciomercato.it. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Come sta cambiando il calcio con Coronavirus? Ovviamente, è tutto diverso. Il nostro quotidiano comprende viaggiare, visitare i giocatori, i club… Di norma, ad aprile stiamo già preparando tutto il mercato estivo scambiandoci informazioni e muovendoci sui campi. Ora, questo lavoro dobbiamo farlo da casa: grazie alla tecnologia non ci fermiamo, ma è tutto limitato rispetto alla nostra quotidianità”.
“Recuperare tutte le partite? Ci sono due prospettive per analizzare il tema. Da quella sportiva ed economica, siamo tutti d’accordo nel voler completare le competizioni. Interessa a tutti: giocatori, club, media, tifosi… Mi pare palese. Detto questo, ora come ora va privilegiata quella umana. Mi risulta difficile pensare che si possa tornare in campo prima che la situazione si sia normalizzata a livello sanitario. Bisogna essere responsabili: nella Liga si parla di un ‘miniritiro’ di due settimane, mi sembra pochissimo”.
“Lo stop dei giocatori è più lungo e più inattivo rispetto a quello estivo, quando per ricominciare si ha a disposizione circa un mese e mezzo. Inoltre, si ha l’intenzione di giocare subito ogni tre giorni: vedo un enorme rischio di infortuni e va valutato dove ci si curerebbe in tal caso, visto che non c’è un’assistenza sanitaria in condizioni normali. Il personale degli ospedali sta facendo un lavoro magnifico, ma ci sono tanti contagi anche tra loro”.
“Le squadre viaggerebbero in aerei, treni, si sposterebbero di hotel in hotel. Se si contagiassero vari calciatori della stessa squadra, cosa faremmo? Non c’è ancora un piano per tornare alla vita normale per le persone e per le imprese, ma sembra che i calciatori non siano persone normali”.
“Calciomercato più povero? Se si riuscisse a terminare le competizioni, l’impatto economico sui club non sarebbe così devastante. L’incertezza attuale ci porta a pensare che sarà un mercato di scambi e prestiti: so che vari top-club spagnoli ne stanno già parlando con squadre straniere. Andranno equilibrati i bilanci con le perdite di quest’anno, ma insisto: terminando i campionati, le televisioni pagheranno e lo scenario non sarà così tragico”.