RIPRESA SERIE A – Stando a quanto riporta quest’oggi il noto quotidiano Il Corriere dello Sport, il pallone potrebbe seriamente tornare a rotolare sui campi da calcio. Né il nostro paese né l’Europa tutta vogliono fermare in toto la sua corsa. Si è studiata per tanto tempo una formula di rientro per tornare a giocare e, con la fase calante del virus (almeno della sua “fase 1“) alle porte, ci si sente pronti a tornare a giocare. Questo quanto evidenziato dalla nostra redazione:
Questo post in breve
RIPRESA SERIE A, GIÙ LE PRIME IPOTESI DI CALENDARIO
“L’Europa del pallone continua a programmare la ripartenza. Come la Figc e la Serie A, neppure l’Uefa e le principali Leghe europee si arrendono. Queste ultime lo hanno ribadito nella conference call di ieri; Ceferin lo farà giovedì 23. In via Rosellini ne sono ben felici“.
“Oggi la Lega ha in programma un consiglio nel quale si parlerà, tra le varie cose, di ipotesi del calendario. Non sarà ufficializzato, ma saranno definite le linee guida. Se gli allenamenti riprenderanno il 4 maggio, con i test medici magari qualche giorno prima, l’input sarà quello di tornare a giocare il 30-31 maggio. Come? Probabilmente con l’ottava giornata di ritorno, per ripartire tutti insieme, e non con i recuperi“.
“Piuttosto esiste una possibilità di anticipare di qualche giorno, diciamo al 27-28, le due semifinali di ritorno di Coppa Italia, ma si tratta di una ipotesi non semplice (difatti, la semifinale di coppa Napoli-Inter è stata ad oggi solo rimandata, ndr)“.
CHAMPIONS ED EUROPA LEAGUE NON SI FERMERANNO
“Neppure Ceferin però molla e chi pensa che possa annunciare la fine anticipata della Champions e dell’Europa League giovedì 23 si sbaglia di grosso: al massimo sarà comunicato lo spostamento al 2022 dell’Europeo Under 21 e dell’Europeo femminile, ma per altre decisioni è presto“.
“Prima va analizzato fino in fondo ciò che succederà nei vari Paesi. La parola d’ordine è coordinarsi, capire se esistono i margini per portare a termine la stagione. Anche a costo di fare tagli alle due coppe, disputando due Final Eight. Un’idea nota da tempo, una specie di ultima ratio, che è destinata a prendere quota se i tornei nazionali non partiranno neppure ai primi di giugno“.
“In questo momento, dunque, in Europa nessuno ha voglia di alzare bandiera bianca di fronte al virus. Solo in Italia il dibattito trova presidenti che, per difendere i loro interessi personali, sono pronti a buttare a mare il campionato e la sua regolarità“.
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