Il Ministro dello sport Spadafora è intervenuto nel corso di “TG2Post” parlando della possibile ripresa del campionato e degli allenamenti.
Queste le sue parole: “Ad oggi non possiamo essere certi nè della ripartenza del campionato nè degli allenamenti il 4 maggio“.
Prosegue poi parlando del taglio degli stipendi: “Non entro nell’eventuale valore etico di questi compensi, il mondo del calcio è oggettivamente un mondo che vive in maniera molto diversa dagli altri sport. Ogni società sta contrattando in modo diverso con i propri giocatori le varie riduzioni“.
“Quello che ripeto è che oggi non si può dare per certa nessuna riapertura se prima non capiamo se ci sono delle misure per il paese. Ora dobbiamo capire se il mondo dello sport è pronto ad una ripartenza, se gli allenamenti riprendessero non è detto riprenderebbero anche i campionati. Io sicuramente valuterò con molta attenzione la ripresa degli allenamenti ma questo non deve dare alle società di Serie A il pensiero che la ripresa degli allenamenti significhi automaticamente la ripresa del campionato“.
“Ciò che a me interessa ora è che riparta tutto il mondo dello sport, di conseguenza anche il calcio. Noi dobbiamo pensare anche alla riapertura di mondi in cui gli stipendi sono nettamente inferiori rispetto al calcio. Cercando di andare incontro alle tante associazioni e società dilettantistiche, per non far fallire centinaia di centri sportivi che sono sul territorio”. prosegue il Ministro.
“Partite in chiaro? Quando ho provato a fare questa cosa in passato ho avuto un confronto acceso con il presidente Dal Pino e con l’ad di SKY. Prenderemo in considerazione ogni opportunità, compresa quella delle partite in chiaro. Il tema è molto spinoso, quando il mondo del calcio non vuole decidere per problemi economici dice che è il governo che non vuole farlo. Noi in base a ciò che accadrà prenderemo seriamente in considerazione ogni opportunità anche per mettere ordine tra Lega, presidenti delle società e diritti televisivi“.
Articolo modificato 20 Apr 2020 - 22:15