NAPOLI CALCIO NEWS – Oggi il noto quotidiano de La Gazzetta dello Sport è tornato a parlare della situazione rinnovo col Napoli del centrocampista polacco Piotr Zielinski. Una trattativa che sembrava ben avviata è stata, nell’ultimo periodo, congelata: il motivo principale sarebbe il disaccordo tra le due parti sulla famosa questione dell’ammutinamento del 5 novembre e sui danni d’immagine procurati al club. L’entourage di Zielinski ha chiesto di non aprire una causa civile, trovando il muro del patron Aurelio De Laurentiis. Ecco quanto evidenziato:
Questo post in breve
“C’è un nodo che blocca ogni sviluppo futuro in casa Napoli, almeno per quanto riguarda la squadra. Questo nodo non riguarda tanto le multe, ma le successive cause civili che il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis intende imbastire contro i suoi giocatori per il famoso ammutinamento del 5 novembre scorso“.
“E che la questione dirimente sia questa lo dimostra un retroscena emerso su una trattativa di rinnovo arenatasi proprio al momento della firma, quella di Piotr Zielinski. Era ancora gennaio e il coronavirus sembrava un problema solo cinese. Nulla che potesse far temere in quel momento una pandemia e la conseguente crisi economica mondiale. Nella sede della Filmauro, a Roma, nello splendido palazzetto di fronte al Quirinale e al fianco dei giardini di Montecavallo, sono presenti l’agente di Zielinski, Bartolomeno Bolek, con i suoi consulenti legali e dall’altra parte del tavolo i dirigenti del Napoli con i propri avvocati“.
“Dopo una giornata intensa di trattative, fra clausole, diritti d’immagine e cifre d’ingaggio (sostanzialmente raddoppiato a 2 milioni, contro l’1,1 attuale, fino al 2025), al momento di apporre le firme Bolek chiede la presenza di De Laurentiis, impegnato in altre faccende cinematografiche. E appena il presidente si aggiunge al tavolo l’agente del centrocampista polacco chiede di rimuovere anche formalmente la minaccia della causa civile per danni d’immagine“.
“Spiegando che il giocatore è pronto a pagare la multa, ma che non si può firmare un accordo così importante senza un atto di fiducia reciproca. Il patron azzurro si mostra irremovibile e quella firma che sembrava ormai cosa fatta non c’è stata. Col direttore sportivo Cristiano Giuntoli che in questo periodo ha lavorato per cercare di ricucire“.
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Articolo modificato 24 Apr 2020 - 09:13