SORBILLO CONSEGNE DOMICILIO – Continuano le polemiche in Campania, anche dopo l’ordinanza della Regione che prevede il delivery per le attività di ristorazione a partire dal 27 aprile.
Molte attività – anche abbastanza note in città – hanno deciso di non riaprire visto che la fonte di guadagno primaria non è rappresentata dalle consegne a domicilio. Ad esempio alcuni locali, come la pizzeria Brandi di Paolo Pagani, ha rimarcato il fatto di non aver mai effettuato il delivery. Quindi riaprire solo con questa modalità comporterebbe soltanto a spese e non a guadagni.
Chi è finito nell’occhio del ciclone è invece Gino Sorbillo. Uno degli imprenditori più importanti e conosciuti della città (10 pizzerie sparse per il mondo). Il maestro della pizza napoletana era stato uno dei portavoce per la riapertura dei locali con vendita via consegne a domicilio. Ma ha fatto molto rumore la sua decisione di non riaprire subito, permettendo così alle attività minori di iniziare la ripresa.
Un gesto che a molti non è piaciuto. Sono stati tantissimi i commenti negativi piovuti sui social in queste ore. L’imprenditore ha così voluto rispondere con un duro messaggio pubblicato su Instagram.
“In questi giorni vi siete scatenati (ricordiamo a qualcuno che esistono anche toni civili) accusandoci di chiedere il delivery che invece dovevamo lasciare alle attività più piccole. Abbiamo deciso quindi di non farlo subito adesso, di rimandare l’apertura di qualche giorno dopo aver sistemato bene le cose e dopo aver seguito alla lettera tutte le indicazioni che ci sono state date dalla Regione e continuate a fare casino? Bah…”.
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Articolo modificato 24 Apr 2020 - 12:03