La “Cura Ascierto” viene esportata anche oltre i confini nazionali. Dopo l’ok dell’Aifa, le sperimentazioni a Brescia e i risultati ottenuti prima ancora a Napoli, anche in Francia e USA parlano della cura a base di Tocilizumab per i pazienti di Covid-19 con seri problemi respiratori. Sulle riviste mediche parigine, infatti, parlano dei risultati ottenuti dal Tocilizumab nelle prime sperimentazioni. Il gruppo dell’ospedale di Parigi, AP-HP-Hopitaux de Paris si mostra ottimista sui risultati.
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La cura Ascierto a base di Tocilizumab è stata ribattezzata così sui social proprio perché sperimentata per la prima volta a Napoli, all’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione G. Pascale. Il dottor Paolo Ascierto ha spiegato varie volte gli effetti e l’utilizzo del Tocilizumab. Intanto, in Francia scrivono come i risultati a Parigi siano stati incoraggianti e “svolti a regola d’arte”.
Nessun dato ufficiale comunicato dall’ospedale, i numeri vanno infatti prima approvati dalla rivista scientifica che pubblicherà i risultati. AP-HP comunica che il test è stato svolto su 420 pazienti di Covid-19 e che il Tocilizumab ha migliorato i pazienti con pneumonia media o severa.
In America, invece, nell’ambito dell’American Association for Cancer Research, il professor Ascierto ha illustrato i primi risultati ottenuti con il Tocilizumab. Negli USA descrivono questa cura come “una speranza in attesa del vaccino”. A riferirlo è l’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno.
Tornando in Francia, Felix Ackermann, direttore di medicina interna dell’ospedale di Suresnes, vicino Parigi, ha scritto al direttore generale del Pascale per avviare una collaborazione tra i due istituti: “Usiamo il Tocilizumab dal 20 marzo e siamo pronti a collaborare con voi”.
Ai nostri microfoni, il dottor Paolo Ascierto aveva dichiarato:
Lo studio è iniziato il 19 marzo scorso e nel giro di pochissimi giorni si sono iscritti alla sperimentazione clinica circa 500 centri ospedalieri di tutta Italia. Finora sono stati trattati oltre mille pazienti, ma la casa farmaceutica che lo produce ha messo a disposizione circa 3000 fiale. I risultati scientifici si avranno non prima di qualche settimana.
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Quello che posso darvi è un’impressione su quello che noi abbiamo osservato al Cotugno, dove con il Toci sono stati trattati numerosi pazienti. Nel giro di pochi giorni 4 pazienti sono stati estubati e dopo due settimane 11 sono tornati a casa. Il farmaco è arrivato e arriverà laddove i centri ospedalieri ne hanno fatto e faranno richiesta. Notizie confortanti arrivano, comunque, da diverse parti di Italia, ho notizie ottime da Padova, Fano, Modena, da Siracusa, dal San Raffaele di Milano, da Chieti, dalla Basilicata. La mia parola d’ordine resta tuttavia: cauto ottimismo”
L’ottimismo, ora, viene esportato anche in Francia.
Articolo modificato 29 Apr 2020 - 14:28