La Serie A si rivolge direttamente al premier Conte: il ministro Spadafora non viene più ritenuto un interlocutore adeguato

RIPRESA SERIE A – Sulle pagine odierne del noto quotidiano Il Corriere dello Sport è stata segnalata chiaramente la forte scissione tra coloro che, per il calcio in Italia, abitano i piani alti e dispongono di potere decisionale. Ovviamente, si parla ancora della possibile ripresa della Serie A dopo un lungo stop di due mesi, dovuto all’impazzare della pandemia Covid-19 nel Bel Paese. Nelle ultime ore, sono venuti a generarsi dissapori tra chi ha il compito di decidere se ripartire o meno, nelle prossime settimane, con il campionato. Il tutto, evidenziato nel seguente testo dalla nostra redazione:

SPADAFORA NON VA PIÙ BENE, CHIESTO UN PARERE AL PREMIER CONTE

Ripresa Serie A
Il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora

La Serie A ha deciso di rivolgersi direttamente a Conte, scavalcando Spadafora. Oggi, infatti, verrà recapitata direttamente al Premier una lettera dai toni tutt’altro che teneri, attraverso la quale la Lega proverà a ottenere più certezze sulla ripresa degli allenamenti e, a questo punto, anche sul ritorno in campo per le partite, alla luce delle polemiche che si sono scatenate nelle ultime ore dell’argomento“.

È vero che, per conoscenza, la missiva verrà inviata anche a Spadafora e Speranza, ma il coinvolgimento di Conte è il segnale che il Ministro dello Sport non è più ritenuto un interlocutore adeguato. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il suo intervento domenica sera da Fazio, dopo che il Premier aveva illustrato il Decreto. Via Rosellini lo ha interpretato come un modo per riprendersi la scena, cambiando le carte in tavola, proprio a discapito del calcio“.

Le manovre della Serie A, tuttavia, potrebbero entrare definitivamente in rotta di collisione anche con la Federcalcio, che ieri mattina aveva confermato la versione di Spadafora, smentendo quella della Lega, secondo cui il Ministro aveva disatteso un accordo politico in base al quale doveva essere fornita non solo la data di ripresa degli allenamenti, ma anche quella delle partite. «Nessun accordo e nessuna indicazione di date», ha fatto sapere via Allegri, precisando che «è stata la Serie A a manifestarne l’esigenza, non appena le condizioni lo avessero consentito»”.

RIPRESA SERIE A, ANCORA TUTTO INCERTO

Ripresa Serie A
Il Napoli in allenamento a Castel Volturno, prima dell’arrivo in Italia del Covid-19

Ad ogni modo, il nuovo scenario racconta che, pur avendo in comune lo stesso obiettivo, ovvero la conclusione della stagione, Federcalcio e Lega ora non sono più allineate sul come raggiungerlo, visto che diplomazia e aggressività poco si conciliano. Tutto da capire cosa produrrà questa crepa, che rischia di trasformarsi rapidamente in qualcosa di più profondo. Alla luce del clima che si è venuto a creare appare difficile che venga raccolto l’auspicio della stessa Figc per una correzione del nuovo Decreto, in modo da ottenere gli allenamenti individuali a partire dal 4 maggio anche per i calciatori“.

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