SERIE A CORONAVIRUS – In tempi di Covid-19, la Serie A e il resto dei campionati e delle coppe europee stanno vivendo un momento storico negativo senza precedenti. Anche dal punto di vista economico. E qui riportiamo ciò che il noto quotidiano Il Corriere dello Sport ci rivela nelle sue pagine odierne, un sunto sulla situazione “diritti televisivi” – già trattata qualche giorno fa – della Serie A: in assoluto, la fonte di guadagno più proficua per una Federcalcio. Senza competizioni in corso si accende la diatriba tra le parti: le televisioni che cercano di essere risarcite, mentre la Lega fa prevedibilmente resistenza. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Se la Serie A ha dissotterrato l’ascia, la guerra, nel vero senso del termine, non è ancora scoppiata. Il problema è che i margini perché non accada sono ormai risicati. Il 2 maggio, infatti, scadrà il termine per il pagamento dell’ultima rata dei diritti tv e, in base ai contratti, Sky, Dazn e Img sono tenuti a versare in totale 233 milioni di euro“.
“La scorsa settimana, però, hanno provato a cambiare le carte in tavola. Santa Giulia (sede Sky, ndr) ha proposto di trovare un accordo su un riequilibrio dei pagamenti – taglio tra i 120 e 140 milioni in caso di ripresa del campionato, di 255 in caso di stop definitivo – prima di arrivare a saldare l’ultima tranche. Dazn e Img, invece, hanno chiesto una dilazione, ma prospettando a loro volta un taglio per le rispettive quote“.
“Il risultato è che la Lega si è infuriata e ha riposto, tramite lettera, ribadendo scadenze e termini dei contratti, che non prevedono scappatoie qualora non sia possibile disputare le partite per ragioni non imputabili ai club o alla stessa Lega. Evidentemente, è proprio questo il caso, visto che lo stop è stato imposto dal governo a causa dell’emergenza sanitaria provocata dal coronavirus. Le televisioni, nonostante il tempo ridotto, si augurano che si possa ancora trovare un accordo“.
“Una guerra, in questo momento, a chi gioverebbe? È fuori discussione che i club abbiano bisogno di incassare quell’ultima rata, visto che diversi sono in crisi di liquidità. Ma questa necessità è tale da rischiare di compromettere il futuro? Già perché i contratti con Sky, Dazn e Img scadranno nel 2021 e a quel punto scatterà un nuovo triennio. Significa che i diritti andranno rimessi all’asta. Ebbene, in questo clima il pericolo è che Sky, al pari di Dazn e Img, punterà ad offrire il meno possibile, presumibilmente meno di quanto assicurato nel triennio in corso“.
Articolo modificato 29 Apr 2020 - 12:08