CONGIUNTI – Da lunedì 4 maggio, dopo due mesi di lockdown, una parte delle attività produttive italiane potrà tornare a lavoro. Questo naturalmente implicherà un maggior numero di spostamenti da parte della cittadinanza. Oltre che per motivi di lavoro però, saranno anche consentiti gli spostamenti (sempre all’interno della propria Regione) per trovare parenti e congiunti.
Proprio quest’ultima definizione aveva mosso la curiosità e i dubbi dei più. Oggi da Palazzo Chigi è arrivata la risposta che cerca di chiarire e definire cosa sarà permesso fare:
“I congiunti cui fa riferimento il DPCM ricomprendono: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)”.
“È comunque fortemente raccomandato limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio. In occasione di questi incontri devono essere rispettati: il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’obbligo di usare le mascherine per la protezione delle vie respiratorie”.
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Articolo modificato 2 Mag 2020 - 19:29