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L’ex preparatore del Napoli, Sinatti: “Quando ci saranno gare più ravvicinate capiremo chi sta meglio fisicamente. Su Insigne, Mertens e Sarri…”

Francesco Sinatti, ex preparatore atletico del Napoli ai tempi di Maurizio Sarri, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss.

Ecco le sue parole:

“Difficile parlare della condizione fisica dopo una sola partita, bisogna aspettare a lungo termine. Questo periodo di sosta è stato anomalo, i giocatori mai hanno avuto questo lungo periodo di stop. Il giudizio deve essere fatto tra qualche settimana. Io credo che il problema grosso possa esserci quando ci saranno tante partite ravvicinate.

Quando ci sono i titoli in palio si pensa ad arrivare fino in fondo e vincere. Sull’aspetto mentale avrà notevole importanza questa cosa, un inieizione di fiducia lo avrà chi alzerà la coppa. Un grosso aiuto per progettare gli impegni futuri.

Sarri alla Juventus? Non sono la persona ideale per rispondere. Mi piace parlare più di aspetti tecnici.

Momento più difficile per un preparatore? Si, sicuramente è una bella sfida, ma come tutte le sfide sono affascinanti. Per un preparatore è un esame da superare. Una cosa che fa crescere sotto l’aspetto professionale e ti fa crescere. La differenza ci sarà tra i calciatori, non tutti hanno perso lo smalto, mentre su altri si deve lavorare individualmente.

Insigne e Mertens faranno meno fatica? Si, potrebbe essere una chiave di lettura. Calciatori con fisici meno grossi, potrebbero avere un piccolo vantaggio. Ad ogni calciatore però, ci si deve costruire un abito su misura con allenamenti specializzati.

Il Napoli di Sarri era perfetta? Una macchina da guerra. Fu portata a regimi talmente elevati che era impossibile migliorarla ancora. La soddisfazione più grandi è quella di portare calciatori “normali” a calciatori importanti. Perché a volte, i campioni, non riesci a portarli oltre.

Problemi la prossima stagione? A conclusione di questa stagione non ci sarà la possibilità di fare un programma importante di lavoro, quindi, il trasferimento da questa a quella successiva, deve essere un passaggio soft, altrimenti si caricherà la stagione che precede l’Europeo. Andrà fatto un lavoro di mantenimento stagionale.

Perché Sarri ha cambiato lo staff? Una domanda lecita, ma non lo so, va chiesto a lui. Nessun infortunio ai tempi del Napoli? Aspetto primario, l’infortunio interrompe il processo d’allenamento e una volta interrotto, per portarlo a come prima ci vuole del tempo e oggi il tempo è oro e non possiamo perderlo. Va fatto tutto e di più per non interrompere questo processo d’allenamento”.

Articolo modificato 15 Giu 2020 - 15:19

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Scritto da
redazione
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