Riccardo Bigon, ex direttore sportivo del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss, dove ha parlato di Mertens, del mercato che fece con Benitez, della Coppa Italia e di Orsolini, finito nel mirino del club partenopeo.
Ecco le sue parole:
“Mertens? Il bello dei record è che non te l’aspetti mai che possono arrivare. Quando si raggiungono obiettivi così, nessuno poteva mai pensarlo. Lo prendemmo come un nuovo Lavezzi, come esterno, si stava affermando in quel ruolo, quindi non avremmo mai immaginato. La sua evoluzione da bomber era inaspettata, ma la qualità, la testa, la personalità che ha lui, tutto è possibile. Siamo contenti per lui e per il napoli che ha questo grande calciatore.
L’acquisto che dà maggiore soddisfazione? Veramente difficile scegliere. Il mercato che facemmo insieme a Benitez fu aiutato dalla cessione di Cavani, una buona parte economica da spendere e questo ti aiuta a fare acquisti del genere. Quello più costoso, oltre a Higuain, non va oltre ai 10 milioni. Fummo bravi, come Jorginho, prenderlo a 4 più altri 4 per la seconda metà, prevedendo la sua crescita.
Forse proprio lui è quello che scelgo, perché lo andai a prendere dopo soli 6 mesi di Serie A e anche con caratteristiche che non si sposavano proprio con le tattiche di Benitez. Infatti, eravamo un po’ indecisi. Ma lì fu molto bravo Pecchia nello spingere il mister verso la scelta e poi l’allenatore che quando intuì le doti del calciatore, approvò l’acquisto.
A volte ci dimentichiamo di Zapata, che poi è diventato quello che è diventato, di Callejon, Reina, Albiol… Proseguimmo la strada iniziata da Mazzarri con professionisti importanti.
Coppa Italia? Faccio i complimenti a tutti per la vittoria di ieri. Ho sentito Giuntoli, gli ho detto dell’impegno che si deve mettere a Napoli per raggiungere alcuni traguardi, ma quando li raggiungi, la città ti ricambia alla grande dove da altre parti non succede. Contento anche per il presidente che dimostra ancora una volta tutta la sua bravura e i miei ex collaboratori Mantovani e Micheli, che sicuramente hanno dato consigli giusti a gennaio.
Orsolini? Oggi la fortuna del Bologna che ha almeno 7-8 giovani interessanti, molto bravi, con talento e abbiamo la fortuna di tenerli qui a crescere, senza fretta di cederli. Il valore di Orsolini si valuta solo se si guardano le statistiche, venendo solo dopo Ronaldo e Immobile in questa stagione. Parliamo di un calciatore di alto livello”.