Quella di ieri sera è stata sì la finale di Coppa Italia per gli azzurri, ma per uno di essi, in particolare, è stata la finale delle finali. La partita in cui ti giochi tutto, la partita in cui devi dimostrare tutto, dentro o fuori, non solo dalla competizione, ma dal rettangolo di gioco. Una sola partita, una sola occasione per far vedere al mondo quanto vali. Solo novanta minuti per provare il tuo valore e zittire chi finora ti aveva posto in secondo piano. Ebbene si, è del giovane Alex Meret che si sta parlando.
Davanti a sè, un futuro estremamente roseo, un giovane talento destinato ad una lunga carriera, ma in qualche modo sottovalutato, relegato a scelta secondaria, un vero e proprio rimpiazzo. Ha visto la semifinale dalla panchina Meret, e forse mai immaginava che lì, tra quei pali, potesse esserci proprio lui. Soprattutto in finale. Poi la magia. Un’ammonizione di troppo per Ospina e la successiva squalifica negli ultimi minuti contro l’Inter aprono un mondo di possibilità per il giovane portiere italiano. Adesso sente di potersela giocare, adesso può far parte anche lui del gruppo che proverà a fare l’impresa e portare una gioia al popolo azzurro.
Un palcoscenico importante per Meret, che dovrà vedersela niente di meno che con Buffon, con molte più finali sulle spalle e la fama da grande portiere. Ma nulla può intimorire l’azzurro, che difatti si fa trovare pronto. Una partita a dir poco perfetta, che ha fatto impallidire il suo avversario di reparto. Novanta minuti da repertorio, in cui ha fermato senza fare una piega un Cristiano Ronaldo indirizzato in porta. Poteva essere l’1 a zero, e invece stavolta non lo è stato. Grandi applausi per l’azzurro, e nemmeno Manolas dalla panchina è riuscito a trattenersi. E poi i tiri dal dischetto, da sempre una spina nel fianco, ieri sera sono filati lisci come l’olio. Il rigore parato a Dybala mette la giusta tensione adosso agli avversari e apre le danze di quello che sarà il valzer della vittoria. Dopo di lui, infatti, andranno a segno solo in tre. Non si può dire lo stesso degli azzurri, esecuzione perfetta la loro, che con l’ultimo tiro a segno di Milik dichiarano vinta la sfida.
Una serata di estrema gioia per Meret, che è riuscito a dimostrare di meritarsi un posto tra i titolari. Una mentalità vincente, quella del giovane, che non si è fatto per nulla intimorire e ha contribuito, forse un po’ più degli altri, a regalare questa grande soddisfazione ai tifosi.
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Angela Argenziano
Articolo modificato 18 Giu 2020 - 12:10