In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. Ecco quanto evidenziato:
“Sostengo che ad oggi, tutte i positivi, hanno poco RNA virale nel tampone. Non posso essere certo che questo si applichi a tutta la Lombardia. Le aggregazioni sono fonte di contagio, quella che c’è stata dopo la Coppa Italia, è comprensibile. Sono tifoso dell’Atalanta ed è accaduto lo stesso anche quando abbiamo vinto contro il Valencia, poi subito la strage. Non so se accadrà la stessa cosa al Sud.
L’OMS ha ragione, se tra 20 giorni ci sono 150 napoletani in terapia intensiva, è un disastro. Se tra 20 giorni non ci sono, allora dobbiamo riflettere ed hanno portato un contributo per capire una cosa molto complessa. Capisco bene che vincere contro la Juventus non è una cosa che può passare sottobanco, ho tifato anch’io per il Napoli. Se una manifestazione del genere fosse stata fatta a New York, ci sarebbero state tantissime vittime. Resta una cosa sbagliata.
Seconda ondata? Ciò che mi preoccupa di più è l’influenza e chi potrebbe avere complicazioni respiratorie per residui Covid. Quarantena soft? È un ragionamento di buon senso. Ovviamente bisogna seguire anche i compagni di squadra assiduamente. Quarto posto? Sono molto preoccupato, soprattutto dopo che il Napoli ha battuto la Juventus (ride, ndr)“.
Articolo modificato 19 Giu 2020 - 17:36