L’ex allenatore del Napoli, ora all’Everton, Carlo Ancelotti parla di razzismo. Lo fa in un’intervista al The Guardian, quotidiano inglese. L’allenatore ricorda i fischi razzisti di un Inter-Napoli del 26 dicembre 2018 quando il giocatore senegalese venne bersagliato dai tifosi nerazzurri. Ecco quanto dichiarato:
“Dissi a Koulibaly che eravamo tutti dalla sua parte e che avremmo combattuto con lui perché non era giusto avere quei problemi. Gli promisi che avremmo cercato di cambiare le cose. Kalidou ha un carattere forte, ma era arrabbiato e triste. Non era una novità per lui, il che lo induceva ad essere ancor più giù di morale. Ora siamo al 2020, episodi razzisti non ne possono più accadere”.
“Chiedemmo per tre volte di sospendere la partita. Ne parlammo con il quarto uomo, ma non fummo ascoltati. All’epoca il protocollo non era chiaro come adesso. Ma poi la stampa ha spinto su questo tema e le cose sono cambiati. Non è successo mai più, Koulibaly non ha ricevuto quell’abuso. Se sfidi le persone e le induci a pensare, le cose possono cambiare“
Articolo modificato 20 Giu 2020 - 13:11