Il vicepresidente dell’UEFA Michele Uva ha rilasciato alcune parole nel corso della diretta radiofonica a Radio Kiss Kiss Napoli. Di seguito quanto evidenziato:
“La UEFA ha lavorato affinchè tutte le federazioni tornassero a giocare a calcio. Chi non l’ha fatto, invece, è perché ci sono state raccomandazioni diverse da parte del governo.
Final Eight in Champions? È una formula di emergenza, le gare di andata e ritorno sono affascinanti, la Champions è seguita da un miliardo di persone. Per la prossima stagione si tornerà alla classica formula.
Champions League a Lisbona? Abbiamo cercato di capire quale fosse la migliore soluzione per tutelare la salute di calciatori, staff e giornalisti. La scelta è stata Lisbona perché ci stanno determinate garanzie e perché ai quarti non c’è alcuna squadra portoghese.
Europei spostati? È frutto di un’assunzione di responsabilità che la UEFA ha voluto assumersi anche perché è giusto tutelare il calcio in generale.
Tifosi allo stadio? Non voglio dire nulla in anticipo, alla Champions mancano poco o meno di due mesi. Non dipende dalla UEFA, ma da un discorso della nazione. Il calcio è nato con il pubblico, ma in questo momento bisogna fare un passo alla volta e capire come si evolve la situazione sanitaria che rimane prioritaria. Però se in Italia si può andare al cinema, credo che un giorno sia possibile anche fare accedere i tifosi negli stadi“.
Articolo modificato 22 Giu 2020 - 16:10