Durante da diretta radiofonica a Radio Marte è intervenuto Cesare Prandelli. Di seguito quanto evidenziato:
Questo post in breve
“Io ho sempre tifato per Gattuso, l’ho sempre considerato un uomo che va al di là dell’aspetto professionale, cerca sempre di essere sé stesso, l’aspetto umano deve tornare a primeggiare. Ha dato nuove motivazioni e sono contento perché lo stimo molto.
Ovviamente c’è anche l’aspetto tattico, strada facendo lui ha modificato certi concetti di squadra. Non ha voluto giocare a viso aperto, sfruttando invece le proprie caratteristiche in Coppa Italia e ha meritato. Non ha seguito le mode, forse gli opinionisti condizionano il modo di proporre il calcio. Lui è un allenatore concreto, ha giocato ad altissimi livelli. Sa che quando ha delle possibilità le deve sfruttare. Lui ha valorizzato i singoli ed esaltato la squadra”.
Il lavoro di Ancelotti c’era ed è rimasto, lui ha tolto le responsabilità della nuova gestione e questo ha funzionato. Ha cercato di trasmettere che non sempre si può giocare a viso aperto contro tutte le squadre, bisogna chiudersi per poi ripartire con forza.”
“Chiaramente avremmo voluto vederla in campo per gli Europei, questi ragazzi hanno velocizzato la loro maturazione. All’inizio su certe scelte sembrava che Roberto volesse provocare, invece è stato lungimirante. Sono usciti i giovani, hanno qualità. Chiaro che un anno in più di esperienza potrebbe servire. È una Nazionale molto interessante e ha grandi margini di miglioramento. Quello che noto è che tutte le volte mi sembra un gruppo coeso e convinto”.
“Non ho rimpianti, il nostro problema era stato quello di non programmare la finale. La Spagna era una squadra molto forte, che aveva avuto 2 giorni in più di recupero. Nessun rimpianto, devi anche accettare la superiorità degli altri”.
“Quante volte avrei potuto allenare il Napoli? Dal momento che ti chiama un Presidente come ADL una riflessione la fai. Avevo però dato la parola al Presidente federale Abete di rinnovare con la Nazionale, c’era un gruppo con dei valori tecnici e umani. Con molto dispiacere ho dovuto rinunciare, perché il Napoli stava organizzando un futuro importante”.
Articolo modificato 24 Giu 2020 - 21:52