Roberto Insigne, giocatore del Benevento e fratello del capitano azzurro, fresco della promozione in Serie A ha rilasciato una lunga intervista al Corriere del Mezzogiorno.
“Ed è questo il sogno che si è avverato. Sfidare la mia città, giocare contro mio fratello Lorenzo. Mi ha già detto: guarda che non ti darò la mia maglia. Magari sarà lui a chiederla a me.
Il fratello “famoso”, un po’ le ha fatto ombra? “Se è successo non l’ ho mai percepito. Io e Lorenzo siamo due giocatori diversi, sia per caratteristiche tecniche ma anche per carattere. Lui è fortissimo e sono orgoglioso di essere suo fratello. Pensi che spesso mi chiamano con il suo nome di battesimo, ci sono abituato. Rispondo e sorrido, sotto sotto mi fa anche piacere. Io però so chi sono e cosa ho fatto per meritarmi questa meravigliosa promozione. Da napoletano sono abituato: dobbiamo sudare più degli altri per affermarci.
Sognavo di giocare nella città dove sono nato, ricordo l’ esordio e ringrazierò sempre mister Walter Mazzarri. Magari un giorno mi capiterà una nuova occasione. Ma Benevento adesso è la mia casa, ho sofferto all’ inizio ma poi è diventato il migliore dei mondi possibili. E non soltanto perché abbiamo vinto. Di questo club apprezzo i valori, gli insegnamenti. Mi piace il clima di entusiasmo. E poi c’ è il presidente, un secondo papà per me. E’ napoletano come me. Ma il legame forte nasce quando l’ anno scorso ha esercitato l’ opzione del riscatto del mio cartellino anche senza la promozione. Ha avuto fiducia, ed io lo chiamo papà