Si conclude così la conferenza di Aurelio De Laurentiis sul ritiro a Castel di Sangro.
“Iniziative per i tifosi? Dobbiamo avere la responsabilità di non far scattare focolai. C’è bisogno di un protocollo per stabilire delle rigorose modalità di comportamento. Qui ci sono 7mila posti che diventerebbero 3,5mila se distanziati. Per i rapporti tra tifosi e calciatori, anche in quel caso dobbiamo stare attenti a non far scaturire contagi. A Capri ho dovuto mandare a quel paese un sacco di gente che voleva farsi foto con me senza mascherina. Non dobbiamo tutelare solo noi stessi, ma anche gli altri In società siamo arrivati a quota 2mila tamponi. Di certo non modificheremo quello che facevamo in passato… se verranno ospiti che venivano già, ma il problema è che la gente ha bisogno del contatto, noi dobbiamo avere un contatto se no non siamo contenti ed è difficile cambiare la cultura.
Sui cartelloni in ritiro raffiguranti i calciatori simbolo del Napoli, ci sarà Callejon? Chissà… (in spagnolo n.d.r). Quanto durerà il ritiro? Non sapendo le tempistiche di inizio non possiamo fare previsioni. Il massimo è di 5 settimane per l’accordo, devi contemplare tutte le possibilità nel contratto 6+6.
Cosa ci sarà di diverso rispetto a Dimaro? Cosa mi ha colpito di più? Quando sono andato lì abbiamo verificato se ci fossero le condizioni per poter fare un ritiro. C’è tutta un’altra dimensione, la vicinanza delle strutture ci offre la possibilità di non doversi spostare necessariamente con i mezzi. Gli alberghi sono tutti a 4 stelle, c’è una Spa gigantesca. Sarà un ritiro di cui tutti saranno contenti. Ma chi meglio del sindaco può spiegare cosa offre il territorio.“. Al che il sindaco puntualizza: “Castel di Sangro è una località attrezzata sul campo dell’ospitalità per le famiglie e sostenibilità. Distanziamento sociale? Su questo dovremo valutare giorno dopo giorno l’entità della curva epidemiologica.
Post di Osimhen su Twitter? Di che ultimatum si deve parlare? Cosa c’entra con Castel di Sangro? Riammissione del City alle Coppe Europee? Abbiamo detto che non parliamo di calcio, parliamone lunedì.
Napoli da Champions? Lo è sempre stato, c’è stato un incidente ancelottiano e stiamo facendo questo recupero. Proprio ai 60 anni di Ancelotti parlai per ore con Gattuso, ne rimasi estremamente impressionato. Il mondo dei calciatori solitamente poi non ha molti argomenti da condividere, ma con lui puoi parlare di tutto, non è inquieto, è appagato sul piano personale ed economico con una famiglia che non ha bisogno di lavorare, non c’è questo spasmodico rincorrere un miglioramento di chissà cosa. Sono persone che serenamente svolgono la loro professione per amore e danno il loro meglio.
Rivincita delle squadre del Sud? Ne mancano ancora alcune quali il Palermo o il Bari. Il più grande errore dei politici è che per avere un’Italia unita bisogna prima unirla territorialmente, politicamente e strutturalmente.
Quattro amichevoli? Al momento è tutto in divenire, vedremo cosa fare localmente e bisogna vedere la disponibilità delle altre squadre e quando partiranno i loro campionati, perché avranno inizi differenti. Vedremo cosa accadrà e poi decideremo con chi giocare, siamo amici di tante squadre come Liverpool e Barcellona.
Quando il nostro stadio era ancora un ce**o, vi ho portato squadre importanti? Non sono l’unico che vi ha concesso le dirette anche con squadre di piccola caratura? Il ritiro lo facciamo con tutti, anche con i nuovi. Questo ritiro sarà più lungo se si allungano i tempi di inizio del campionato, ma in futuro ne faremo due, uno di preparazione e uno effettivo“.
12.00 – Prende nuovamente la parola De Laurentiis per rispondere alle domande dei giornalisti: “A Castel di Sangro ci arriva anche Osimhen? E chi lo sa, è questo il bello del calcio. Gattuso per tre anni? Ma c’era bisogno da sottolinearlo? Voi siete abilissimi di raccontare le verità e le c****ate. Scrivete quel che volete. Avete visto Caputo, un giocatore di 33 anni, quanti gol ha fatto quest’anno? Bisogna essere umili, modesti e pedalare. Non bisogna fare proclami perché si riversano sempre contro di te”.
11.30 – Inizia la conferenza di Aurelio de Laurentiis: “Ho trovato subito una grande intesa con gli organizzatori in Abruzzo, al punto che ho fatto subito un accordo di sei anni. Così andremo per un primo periodo a Dimaro, ma poi ci trasferiremo anche a Castel Di Sangro anche perchè se io volessi invitare un Manchester City o PSG, a Castel Di Sangro avrei uno stadio vero. A Trento c’era uno stadio modesto più difficile da raggiungere. Sono contento e felice di aver trovato un’altra famiglia. Domani non voglio trovare la solita paginetta, non fatemi fare figure di m***a perché questi signori sono venuti da lontano.
Volete sapere, ma quando andremo? L’8 giochiamo contro il Barcellona, se dovessimo uscire il 20 andiamo a Castel Di Sangro. Se dovessimo proseguire, ci andremo 12 giorni dopo.
Da parte della Lega c’era un’impostazione un po’ folle di iniziare il campionato il 12 settembre. Posto che fino all’8 settembre si va fuori con le nazionali è difficile prepararsi. Non tutti hanno l’Europa? Ma le squadre che ci vanno fatturano per tutti gli altri e creano interesse anche per le televisioni e compagnia bella“.
Il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ha poi aggiunto: “De Laurentiis è rimasto contento di aver trovato delle persone mattiniere come lui già al lavoro. Speriamo di poter vedere un bel Napoli-Real Madrid o Barcellona a Castel di Sangro. Speriamo che la situazione epidemiologica ci permetta di gestire tutto in maniera rilassata già da questo ritiro. Questo accordo non è una soluzione di ripiego per un emergenza, ma è un qualcosa di strutturale. Per questo stiamo negoziando un accordo per 6 anni rinnovabili, che porterà il Napoli in ritiro a Castel di Sangro. Siamo fieri ed orgogliosi della città di Napoli che investe nella crescita del proprio territorio”.
Il sindaco Angelo Caruso prende la parole: “I ringraziamenti al Napoli sono doverosi e convinti e vanno espressi con enorme sincerità. Parliamo del club del sud, la bandiera del sud… non sono parole di circostanza perché dalle nostre parti gioiamo sempre per il Napoli con tanto orgoglio. ADL oggi ha il merito di sdoganare il sud da quella che è una condizione subordinata e declassata del lato alpino. Dobbiamo riconoscergli di aver reso Castel di Sangro una località d’eccellenza per il calcio italiano. Non è una scelta facile, ma coraggiosa perché arriva in un momento di crisi. Il nostro territorio oggi si presenta in maniera diversa, una località blasonata capace di ospitare un club di tale portata. Il territorio sarà sicuramente teatro di ulteriori alternative”.
Aurelio De Laurentiis tra poco terrà una conferenza all’Hotel Britannique in cui parlerà ampiamente del prossimo ritiro azzurro che si terrà per la prima volta in Abruzzo, precisamente nella località di Castel Di Sangro. Il patron ufficializzerà la nuova location che ospiterà il ritiro precampionato del Napoli per la stagione 2020/21. A introdurre la partnership, siglata fino al 2025, oltre al presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ci sarà anche il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
Articolo modificato 13 Lug 2020 - 13:03