L’ex agente di Victor Osimhen, Jean-Gérard Benoit Czajka, ha rilasciato di recente alcune dichiarazioni ai microfoni di France Football. Czajka ha svelato tutti i retroscena del divorzio da Victor Osimhen, che a breve vestirà la maglia azzurra.
Da quanti anni lavori con Victor Osimhen? “Ufficialmente, ho firmato il mio primo mandato con lui e suo padre, quando aveva 16 anni, era molto prima della Coppa del Mondo del 2015 in Cile.
Com’è stato il suo arrivo in Europa? “Prima della Coppa del Mondo 2015, era stato offerto in tutta Europa ma senza successo. Poi dopo la Coppa del Mondo del 2015, tutti mi hanno chiamato perché avrebbe potuto lasciare l’Africa ad un prezzo molto conveniente, ma poi esplose in Cile e la sua valutazione salì alle stelle. Poi, alla maggiore età, si trasferì a Wolfsburg, Charleroi poi a Lille, e infine al 99% a Napoli”.
Qual è stato il motivo della separazione? “Bella domanda. Con il mio partner, quando tutto si stava per concretizzare, siamo stati improvvisamente licenziati per essere sostituiti da un nuovo agente. Il 13 luglio al mattino , Victor mi chiede di accompagnarlo a Napoli per finalizzare tutto. Ho detto “Ok”, ma il mio volo per Napoli era sold out e non l’ho preso. Il Lille gli aveva noleggiato un volo privato per recarsi in Sardegna, ad Olbia, dove erano presenti i 2 presidenti. Non poteva firmare senza di me”.
Come hai reagito? “I miei avvocati hanno inviato un’email a Victor, Napoli e Lille. E il 14 luglio ho ricevuto un’e-mail dove mi si diceva che si interrompeva bruscamente e senza motivo il mio mandato di rappresentanza per Victor Osimhen, in vigore fino al gennaio 2021. Mentre i due club avevano già l’accordo da settimane e tutti i dettagli del contratto di Victor erano sistemati. Il giocatore ha fatto la sua visita medica a Roma durante la settimana.
Proprio uno dei motivi indicati nella stampa per la tua esclusione sarebbero le commissioni. Come rispondi? “Queste sono assurdità che mettono nella testa del giocatore. Avevamo una scrittura privata dal Napoli, ricevuta via e-mail dal Sig. Giuntoli di 5 milioni di euro per il lavoro svolto, che costituisce circa l’8% del totale del contratto lordo. Non è questione nostra i bonus legati al calciatore. Dietro tutto questo ci sono molti anni, di sacrifici personali che hanno portato oggi a rendere Victor Osimhen il giocatore che è diventato. E quando tutto è stato fatto, siamo stati rimossi“.
Victor non voleva andare in Italia. Mi disse che i problemi di razzismo lo spaventavano e che non se la sentiva. Mi ha anche detto in marzo-aprile: “Non voglio andare a giocare in Italia, anche se è per la Juventus a € 10 milioni netti all’anno”.
Articolo modificato 29 Lug 2020 - 01:17