Il Proprietario della squadra pugliese, figlio di Aurelio De Laurentiis, intervistato da Massimo Ugolini, durante la trasmissione Calciomercato l’Originale di Sky, ha rilasciato importanti dichiarazioni sulla sua esperienza alla guida del club. Queste le sue riflessioni complete:
“Le mie ambizioni e quelle del club sono molto elevate, l’obiettivo e tornare ai fasti degli anni 90 ma anche di più. La pressione per la nuova stagione è alta, l’anno scorso era una tensione diversa in quanto esordienti in serie B. Dopo la delusione dell’anno scorso non vogliamo sbagliare nessuna mossa nonostante un girone di ferro con squadre blasonate come Palermo e Catania. La finale Play-off persa con la Reggiana è stato un duro colpo, appena finita è stato come prendere un cazzotto nello stomaco.
La partita è stata strana con tanti episodi a nostro sfavore, per varie settimane sono stato annebbiato e dovevo ritrovare energie e motivazione. Per fortuna la piazza e i tifosi mi hanno aiutato molto e ho trovato subito la forza di ripartire prendendo un nuovo valido allenatore e portare avanti il progetto. Qui in città mi trovo benissimo, mi sento barese e amo stare in una città dove l’amore della gente è concentrato su una sola squadra come accade a Napoli. Io e mio padre abbiamo gli stessi valori e le stesse ambizioni. E’ una fonte di ispirazione, mi ha spinto ad andare a lavorare in America e proiettarmi verso la nuova era digitale.
Ci confrontiamo spesso anche perché ho la fortuna di avere un padre altamente attuale e contemporaneo ma non per questo mancano diverbi. Crescere in una famiglia importante è un gran peso da gestire soprattutto fino ai 30 anni, ad oggi invece la vivo con più leggerezza. Sono sempre cresciuto consapevole che oltre al cinema esistono tantissimi business. In famiglia ci divertiamo a scherzare e parliamo spesso di calcio e cinema. Quando si prospettò l’idea Bari ci pensai un bel po’, ci confrontammo però è stato molto rispettoso e mi ha lasciato i miei spazi. “
I commenti sono chiusi.